RILEGGI LIVE - Presentato "Il Napoli nel mito", 7 stazioni, 13 maxi-schermi e cimeli unici. ADL: "Si va indietro nel tempo. Il Museo nella nostra casa, può nascere a 7km da Napoli. Sul mercato..."

premi F5 per aggiornare la pagina e seguire il live
21.12.2017 21:22 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: dall'inviato Mirko Calemme
RILEGGI LIVE - Presentato "Il Napoli nel mito", 7 stazioni, 13 maxi-schermi e cimeli unici. ADL: "Si va indietro nel tempo. Il Museo nella nostra casa, può nascere a 7km da Napoli. Sul mercato..."

21.22 - Termina la conferenza stampa

Per il Museo c'è spazio per lo Scudetto o la Champions? "Io non rinuncio a nulla, la cosa più bella è sognare. Quanto è brutto quando non sogni".

Per ADL, ha detto che per un Museo servirà prima la casa del Napoli. Ci sono novità? "Ha letto oggi Repubblica? Sa cosa dicono di Bagnoli? Ho capito che se non cerco io i terreni e li ho anche trovati... ma bisogna fare delle verifiche e non posso portare atleti in un posto che non sia perfetto sotto tutti gli aspetti. Può darsi anche che questo posto sia a 7km da Napoli, pazienza, ma se riesco ad arrivarci col ferro o l'autostrada... oggi come oggi muoversi per Napoli è difficile. Mi sono anche stancato, dal 2007 devo avere 7mln di euro dal Comune, quanti investimenti potevo fare sui giovani del vivaio con questi soldi?".

Per ADL, s'è sempre detto che il suo Napoli ha segnato un distacco dal passato. Oggi è il giorno in cui attraverso questa mostra straordinaria il Napoli si unisce indissolubilmente al passato? "Io ho rispetto per la storia del Napoli, per questo all'inizio fu chiamato Napoli Soccer, per creare un distinguo, era una assurdità giocare in serie C e purtroppo ci siamo stati due anni per poi riprendere la vecchia denominazione. Se non avessi avuto a cuore il Napoli avrei potuto chiamarlo Campania, ma la società ha voluto guardare sempre al futuro, comportandosi in modo autonomo fuori dal coro, sposando tecniche che hanno poco a che vedere da quelle che utilizzano tutti. Negli ultimi 10 anni abbiamo avuto certi standardi, senza mai dover chiedere scusa a nessuno, ma il calcio sta cambiando ed è difficile rapportarsi con certi club europei. Prendiamo l'Arsenal, lo sapete da quando non vince uno scudetto? Eppure hanno un investimento di 1 miliardo solo per costruire l'area dello stadio, 300mln solo per lo stadio, più una urbanizzazione che gli hanno fatto fare per massimizzare le entrate. Qui se andiamo in Comune le pernacchie si sprecano, non riescono a stare dietro a loro stessi Noi siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone. Riguardando le immagini mi dicevo, sono passati i Quagliarella, i Lavezzi, i Cavani, gli Higuain, i Mertens, Insigne e chi ne ha più ne metta, in 10 anni di storia ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo Scudetto, chiedo scusa, ma io non gioco e vorrei farlo segnando tanti gol. Ma a quelli che dicono 'chi compri' mi rompe rispondere a questa cazzata, perchè non compro per farli stare in panchina. Oggi con il recupero di Milik e Ghoulam, l'entrata di Inglese, dobbiamo stare attenti. Guardate quanto sta crescendo Mario Rui e lo stesso Ounas che piace molto al mister. Se giocasse dall'inizio non credete possa crescere con un maestro come Sarri? Quindi serve maturità, abbandoniamo il solito 'cacc e sord', ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a farli, ma con intelligenza. Io voglio vedere come cambierà questo calcio con le nuove forze mondiali e dobbiamo avere i bilanci in ordine. Per me è un gioco da ragazzi andare e comprare, l'ho fatto per anni col cinema, ti metti lì e compri, ma far arrivare i risultati è un'altra cosa. Io non voglio dare mazzate ai tifosi, la palla va di qua o di là e dpende da tanti fattori. Ma anche sugli allenatori, ho portato Reja in A e mi dicevano come fai, poi c'è rimasto, Mazzarri ha fatto cose splendide, Benitez anni considerevoli, poi Sarri quando lo presi mi misero gli striscioni in strada dicendo che ero pazzo, ora invece è lui il protagonista. Io gli cedo lo spazio volentieri, è lui il regista che ho scelto per farmi il film più bello per i miei spettatori che sono i tifosi. Scusatemi tifosi se non sempre riesco a farvi felici, ma ci provo. Voi siete il mio unico gol".

21.05 - Spazio alle domande della stampa. Presidente, quando vede i cimeli quale le dà maggiore emozione? "Le variabili del ciuccio (simbolo del club, ndr), me le sono portate dietro dalla prima all'ultima stanza".

20.50 - Il direttore Formisano aggiunge qualche dettaglio: "Sono emozionato per questa mostra. Partiamo addirittura 20 anni prima della formazione del Napoli 1926. E' un luogo meraviglioso per ospitarci, ma non è un'opera che vuole soddisfare tutte le curiosità, ma una mostra che racconterà una parte della storia per un periodo breve. La visione è quella dei grandi personaggi che hanno fatto la storia del club, non abbiamo esposto tutto quello che si poteva, è stato fatto un racconto e qui c'è solo la punta dell'iceberg, una piccola parte di quello che hanno i collezionisti. Si prova a raccontare Napoli ed il Napoli e l'impegno è di farne altre in futuro, sia qui che itineranti. Sono sicuro che piacerà molto ed è già un successo, della determinazione di raggiungere il successo, noi non abbiamo individualismi e facciamo tutto di squadra, in sinergia. Abbiamo messo insieme persone d'eccellenza, raggiungendo un risultato straordinario. La mostra viene articolata in 7 momenti storici, viene raccontato il Napoli attraverso teche orizzontali con oggetti di pregio, da collezioni uniche, teche verticali che raccontano con cimeli, maglie addirittura del primo 900 così come i palloni. Una parte statica con immagine e testi per cogliere in pieno il racconto e le immagini emozionali da 13 maxi-schermi. La mostra ha anche una APP che da adesso sarà a disposizione su Itunes, gratuitamente, per avere tutte le informazioni, il racconto dei giornalisti e davanti ad ogni bacheca arriverà la notifica su ciò che si sta vedendo".

20.45 - Prende la parola ADL: "Ringrazio Giulierini, è giusto accostare il calcio all'arte, parlando anche di futurismo. Entrando in questo museo ci si emoziona. E' un percorso espositivo che ti fa andare indietro nel tempo e ti fa percorrere quello che è stata ed è la storia del Napoli, senza voler magnificare o fare sensazionalismi per rappresentarla, perchè il mito già vive qui. Più che un museo qui c'è una mostra, non pensiamo a questo perchè per quello c'è bisogno prima di trovare la casa del Napoli. Qui la spettacolarità è la storicità del percorso. Sarà bello anche per i bambini andare dietro nel tempo, tramite il materiale della Rai, i cimeli dei collezionisti che ringrazio per i 25mila oggetti che hanno conservato. Da qui si può partire, questo materiale è rappresentativo del calcio Napoli in mostra, non collegato ad un museo che un domani verrà creato in modo più spettacolare in una sede ideale che ancora non riusciamo a trovare. Sarà giusta renderla itinerante con un percorso museale, più che al San Paolo. Ne ho visitati tanti di altri club, anche meno importanti del Napoli, sapendo ricostruirli bene ma in Italia conoscete la burocrazie e servirà ancora pazienza ed io ne avrò per amore di Napoli e dei napoletani".

20.38 - Prende la parola il resp. del MANN: "Siamo contenti di avere qui la Ssc Napoli, al secondo step di questa collaborazione. Perchè portare in un museo la storia del calcio? Tra le identità più grandi di Napoli c'è anche la gastronomia, l'arte, il teatro, ma anche la squadra di calcio ed il museo non poteva non incontrarsi con una tematica così importante per Napoli. Un museo può collaborare attivamente per ricostruire la storia del club, dando un contributo scientifico nella musealizzazione della gloriosa storia. All'estero queste esperienze sono già avanti. Speriamo che da questo possa venire poi fuori un grande Museo, non spetta a me dirlo, ma lo dico da cittadino ed amante dello sport. Questo è un primo passo per il club, magari iniziando da una mostra itinerante per allietare la tifoserie che è sparsa in tutto il mondo. Non a caso vedrete associati cimeli a delle foto che raccontano passo passo la storia anche di Napoli. Ringrazio il presidente De Laurentiis, il direttore Formisano che ha creduto in questa attività che diventa un modello nazionale nell'incontro dei valori del calcio e dell'arte. Ringrazio Mandara, l'architetto che ha congiunto il materiale nell'allestimento mozzafiato, Pavese per la grafica, Soli che ha avuto l'idea due anni fa di iniziare la collaborazione, Saviano per l'aspetto amministrativo, Venditto per i testi e la narrazione emozionante oltre ai collezionisti che ci hanno regalato prodotti mai visti. E' il miglior regalo della Ssc Napoli per Natale ai propri tifosi. In tanti verranno al museo e accenderà ulteriormente la passione per una squadra che ci gratifica con un protagonismo nazionale assoluto".

20.37 - Inizia la presentazione, introdotta dal responsabile comunicazione Lombardo.

20.35 - Prende posto ADL, a breve inizierà la conferenza stampa

20.20 - Il presidente sta visitando a sua volta la mostra insieme ai cronisti.

20.16 - Arrivato anche ADL che parlerà alla stampa

Gentili lettori, benvenuti alla conferenza stampa della presentazione della mostra 'Il Napoli nel mito- storie, campioni e trofei mai visti" al Museo archeologico nazionale di Napoli.  Accanto a memorabilia e cimeli, in occasione della prima mostra ufficiale della SSC Napoli (fino al 28 febbraio 2018, aperta tutti i giorni, tranne il martedi, dalle 09.00 alle 19.30)  saranno esposti insieme, per la prima volta, tutti i trofei vinti dalla squadra partenopea nel corso della sua storia.