Venerato a TN: “Altro che anti-Juve, tra poco si cercherà l'anti-Napoli. Mertens? Eccezionale, ma il fuoriclasse è Sarri. Su Reina...”

22.09.2017 11:10 di  Dario De Martino  Twitter:    vedi letture
Venerato a TN: “Altro che anti-Juve, tra poco si cercherà l'anti-Napoli. Mertens? Eccezionale, ma il fuoriclasse è Sarri. Su Reina...”

Il Napoli è una squadra che quando gioca come sa e riesce a prendere il pallino del gioco innescando tutta la sua furia offensiva e la sua massima organizzazione tattica, è difficile bloccarla per tutte le squadre del mondo, non solo per la Lazio”. A dirlo a Tuttonapoli è il giornalista della Rai Ciro Venerato che analizza la partita contro la Lazio: “Ho ancora negli occhi i minuti al San Paolo con il Real Madrid. Lì gli azzurri non sono durati 90', ma anche il Real ha sofferto. E' corretto prendere atto delle defezioni difensive della Lazio, ma legare questo al 4-1 del Napoli è poco corretto. Il Napoli avrebbe vinto comunque. Gli azzurri non meritava di stare sotto nel primo tempo. Il gol è frutto di una disattenzione difensiva perchè Allan ha sbagliato il primo pressing, Koulibaly il secondo sul grandissimo Immobile e poi mi spiace sottolinearlo, ma il tiro di De Vrij non era irresistibile e qualche limite di Reina è emerso, che dopo si è riscattato con un'ottima prestazione. Il Napoli dava l'impressione anche nella prima frazione che alla lunga sarebbe uscita. Magari senza le defezioni difensive della Lazio non ci sarebbe stato il 4-1, ma la vittoria azzurra è sicuramente meritata”.

Anche Sarri ha dichiarato “ero tranquillo all'intervallo, alla fine l'avremmo portata a casa”. Segno di una consapevolezza da vincente? “Il Napoli ora deve temere solo se stesso. Non vorrei che tra poco piuttosto che affannarsi a trovare l'anti-juve, non si cominci a cercare l'anti-Napoli. Gli azzurri hanno acquisito la consapevolezza dei forti. In questo mercato il Napoli non ha fatto grandi acquisti sul mercato, ma ha fatto un acquisto molto più importante: la mentalità vincente. L'entusiasmo della piazza ora non è più una spada di Damocle, ma un alleato. Non so se tutto questo porterà allo scudetto, perchè la Juve resta comunque una squadra fortissima. La Juve è tosta e sarà difficile da scalfire, ma il Napoli è infinitamente più squadra. E terrei d'occhio l'Inter di Spalletti, l'unico tecnico che può avvicinarsi alla bravura di Sarri, gli unici allenatori tra quelli delle grandi che possono spostare gli equilibri.”.

Mertens fuoriclasse del Napoli? “Sta crescendo in maniera esponenziale, se non è un fuoriclasse è molto vicino a diventarlo. Però io resto convinto che l'autentico fuoriclasse del Napoli è Maurizio Sarri. L'emozione e la bellezza del gioco di Sarri, però, è unica. Solo il primo Foggia di Zeman e il Milan di Sacchi possono pareggiarla. Questo Napoli è destinato a scrivere pagine di storia, al di là del risultato finale”.

Due considerazioni per due singoli, capitano e vicecapitano. Hamsik sta crescendo e Maggio ha spazzato via gli scetticismi. “Sarri fa benissimo a dare fiducia ad Hamsik, che sta arrivando al top. Credo che insieme a Mertens, Marek sia l'unico che può decidere da solo i destini di questo Napoli. Chi discute Hamsik deve cambiare sport. Per quanto riguarda Maggio, provo grandissimo rispetto. Io sono tra quelli che chiedeva un terzino destro più giovane, ma ho sempre detto che per professionalità, impegno e storia, Maggio va assolutamente rispettato. Il suo rendimento rende onore alla sua carriera. E' uno dei pochi giocatori bandiera, insieme a Marek, di cui mi vanto. Di questi giocatori c'è bisogno per vincere uno scudetto”.

Spiegaci meglio questo concetto.Lo insegna la Juve. Per vincere c'è bisogno anche di una storia. I Buffon, i Barzagli, i Chiellini, sono persone che accolgono i nuovi e li aiutano a crescere, spiegandogli la storia della Juve. Penso che Hamsik e Maggio siano importantissimi in quest'ottima anche fuori dal campo. Loro possono spiegare agli altri cosa significa giocare a Napoli, cos'è il Napoli, qual è la storia del Napoli e che valore ha indossare la maglia azzurra. Giocare per il Napoli significa difendere il Sud offeso, umiliato, vilipeso da un'Italia che continua a essere razzista, leghista e anti-meridionale. E' un po' quello che succede in Spagna a giocare con la maglia del Barcellona, “mas que un club” come si legge al Camp Nou. Maggio e Hamsik hanno spiegato a tutti gli altri che giocare per il Napoli è qualcosa in più”.

Novità sul futuro di Reina? “Non mi arrivano notizie di appuntamenti immediati con Quillon. Di sicuro Pepe non partirà per la Cina a gennaio e non escludo che possa arrivare un incontro per il rinnovo. Tutto dipende da De Laurentiis. Reina ha dato disponibilità a prolungare la sua esperienza napoletana, ma a certe condizioni economiche. Non escludo che De Laurentiis possa decidere ad un certo punto di rinnovargli il contratto, ma per ora non ci sono appuntamenti”.