Dal Giappone - Ando a TN: "Il San Paolo negli anni 80 era diverso. Benitez mi ha salutato in giapponese! Maradona? Ho una proposta..."

Dal Napoli al Giappone. La passone per i colori azzurri non ha confini. Michiho Ando, storica tifosa del Napoli ed attuale presidente del 'Club Napoli Nippon - Samurai Azzurri', ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Tuttonapoli.net, palesando notevole competenza ed obiettività nei giudizi sulle vicende legate agli azzurri. La fan nipponica è sbarcata nel capoluogo campano da qualche giorno, giusto in tempo per tornare al San Paolo in memoria dei vecchi tempi e sostenere la squadra nel successo contro il Catania.
Michiho quando nasce la tua singolare passione per il Napoli?
Tutto nasce nel 1986, con Maradona. Nella partita tra Argentina ed Inghilterra l'argentino mi colpì molto e da allora non ho mai smesso di seguire gli azzurri. All'inizio per me è stato difficile restare aggiornata, non esisteva ancora Internet ed in Giappone nessuno seguiva il calcio. Poi, dopo essermi abbonata al Guerin Sportivo, sono riuscita a seguirli con costanza. Non mi interessava di dover aspettare una settimana o un mese per il prossimo numero, quello era l'unico modo per non perdermi nessuna partita degli azzurri. Mi sono immediatamente innamorata della tifoseria del Napoli, della voglia dei tifosi di sostenere insieme la squadra e di tifare al San Paolo: con loro sognavo.
Come hai fatto a creare un club di persone che nutrissero la tua stessa passione?
Il club l'ho fondato quest'anno, ma è da tre anni che - grazie a Facebook e Twitter - sono alla ricerca di tifosi del Napoli in Giappone che coltivino la mia stessa passione. Attualmente sono 64 le iscrizioni, ma la ricerca continua ogni giorno.
Cosa avete già visitato durante questo vostro soggiorno campano? Hai fatto incontri importanti?
Tantissimi posti. Siamo stati al San Carlo, al Sannazaro. Poi a Salerno per salutare Salvatore Carmando, a Castelvolturno. Ho anche scambiato due chiacchiere con la figlia di Carlo Iuliano. Non ho avuto modo di incontrare i calciatori, ma sono stata fortunata perchè ho conosciuto Benitez per la prima volta. Abbiamo parlato per pochi minuti, mi ha anche salutato in giapponese perchè è stato da noi e conosceva qualche parola della nostra lingua. E' una persona molto simpatica, gli ho anche regalato la sciarpa del nostro club ed un corno azzurro con Pulcinella come portafortuna.
Che emozioni hai vissuto tornando al San Paolo sabato sera? Chi ti ha colpito particolarmente dei nuovi acquisti?
Devo essere sincera. Ai tempi di Maradona l'atmosfera del San Paolo era diversa. Lo stadio era sempre pieno, anche nei settori inferiori. Gli ultras erano più presenti coi cori, c'erano più striscioni e più bandiere esposte. Per quanto riguarda i calciatori, quelli che mi hanno colpito maggiormente sono stati Callejon e Mertens. Il belga sta crescendo molto, mentre dello spagnolo apprezzo il suo spirito di sacrificio perchè corre tanto e da una mano anche in difesa. Anche Albiol mi ha positivamente sorpreso, dallo stadio riesci ad accorgerti di tante cose che in tv ti sfuggono.
Cosa ne pensi di Higuain? Pensi che possa sostituire Cavani?
Ancora non posso sbilanciarmi sull'argentino, anche perchè fisicamente non è ancora al top. Tuttavia è improponibile fare un paragone con l'uruguaiano: sono troppo diversi, anche caratterialmente. Con Cavani la squadra si muoveva per lui, mentre ora è Higuain a muoversi per la squadra.
Domanda secca: è possibile lo scudetto quest'anno?
Non sono ottimista, quest’anno abbiamo cambiato tanto a partire dalla guida tecnica. Io penso che l'importante sia tornare in Champions, inoltre la Roma sta facendo troppo bene. Ripeto, vincere lo scudetto quest'anno è un pò difficile ma mai dire mai.
C'è qualche calciatore giapponese che potrebbe essere utile a questo Napoli?
Penso di no, nessuno sarebbe più forte rispetto agli attuali titolari. Inoltre la Serie A è un campionato molto difficile rispetto agli altri. L'Europa è in generale un continente difficile per loro. Shinji Kagawa, ad esempio, ha sbagliato ad andar via da Dortmund. Nel Borussia giocava sempre e si esprimeva a grandi liveli, mentre al Manchester sta riscontrando qualche difficoltà. Anche nel Napoli avrebbe difficoltà, gli attaccanti giapponesi soffrirebbero particolarmente il campionato italiano.
Altra domanda secca: Maradona allenatore del Napoli, saresti contenta?
(Ride, ndr). Il valore di Maradona come calciatore è indiscutibile, mi sono innamorata del Napoli grazie a lui, ma come allenatore avrei qualche riserva. Sarebbe più bello se ricoprisse il ruolo di presidente onorario. Maradona ha tanta passione per il calcio, ma se posso dargli un consiglio gli direi di cominciare ad allenare club meno importanti e prestigiosi del Napoli, per accumulare quanta più esperienza possibile".
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