ESCLUSIVA TUTTONAPOLI - Massimiliano Esposito: "Napoli, che bel futuro hai davanti. Il mio periodo in maglia azzurra? Tanti ricordi e qualche rimpianto"

ESCLUSIVA TUTTONAPOLI - Massimiliano Esposito: "Napoli, che bel futuro hai davanti. Il mio periodo in maglia azzurra? Tanti ricordi e qualche rimpianto"
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domenica 28 giugno 2009, 11:00Esclusive
di Vincenzo Balzano
"Il pubblico partenopeo mette pressione, servono giocatori che sappiano reggerla"

E' venuto naturale a molti fare un paragone tra il Napoli che ha appena concluso il campionato al dodicesimo posto, e quello della stagione 1996-97. Anche allora gli azzurri partirono benissimo, arrivando a toccare il secondo posto in classifica subito prima di Natale; poco dopo però, iniziò un declino prima lento, poi sempre più veloce che si concluse a sua volta con un dodicesimo posto in classifica. E con il rimpianto di una finale di Coppa Italia persa contro il Vicenza in una partita maledetta; tante le similutidini con il Napoli di oggi, che ha iniziato molto bene il proprio campionato, conclusosi poi altrettanto male. Di quella squadra, allenata da Gigi Simoni, faceva parte Massimiliano Esposito, che quando arrivò in azzurro scosse subito i cuori napoletani per quella somiglianza fisica con Maradona.

Allora Massimiliano, sei d'accordo sulle similitudini tra questa stagione che si è appena conclusa e quella di cui anche tu fosti protagonista?

"Se parliamo a rigor di numeri, dico di si. Anche noi partimmo molto bene, salvo poi rovinare tutto con un girone di ritorno disastroso. Detto questo però, credo che i motivi delle due disfatte siano sostanzialmente diversi"

Qualcosa sembra intuibile, li spieghi?

"Beh, iniziamo col dire che il Napoli di oggi ha incominciato la stagione molto presto. Probabilmente il calo fisico di alcuni giocatori, non di tutti, ha fatto si che la stagione sia finita poi come tutti sappiamo. Penso ad Hamsik e Lavezzi certo, che prima di Natale godevano di una forma strepitosa; penso agli infortuni di Maggio e Gargano, che si erano rivelati due giocatori fondamentali. A noi invece il discorso fu un tantino diverso".

Cosa accadde allora?

"Si era creato un ambiente stupendo. Ci eravamo stabiliti nell'alta classifica, ed eravamo coscienti di poter fare qualcosa di molto bello. Probabilmente i nostri intenti non erano gli stessi della società, che dopo qualche partita negativa mandò via Simoni, facendo un errore clamoroso. Quello fu un segnale di sfiducia nei confronti della squadra, che poi non seppe più riprendersi, perdendo anche una finale di Coppa Italia la cui vittoria avrebbe potuto significare tanto"

Cruz, Boghossian, Milanese, Beto, Ayala, Colonnese. All'epoca si aveva la sensazione che quella squadra, rinforzata con qualche innesto chirurgico, avrebbe potuto ambire a grandi traguardi.

"Sono d'accordo. Eravamo consapevoli di essere un buon gruppo, di avere le qualità giuste per regalare qualcosa di importante ai tifosi del Napoli. Ripeto, però, probabilmente i nostri pensieri non erano gli stessi di quelli della società"

Che alla fine di quell'anno smembrò la squadra piuttosto che rinforzarla, condannandola ad una vergognosa retrocessione in Serie B.

Massimiliano, da napoletano quale sei, perchè è così difficile per un giovane calciatore partenopeo imporsi con la maglia azzurra?

"E' inutile negare che i tifosi del Napoli siano splendidi in quanto a calore; probabilmente però sono ancorati tuttora alla squadra che fu dei Maradona, dei Careca, dei Giordano. Quando vedono la maglia azzurra in campo, il confronto con quello squadrone viene naturale. E' chiaro quindi che la pressione della piazza è tanta da poter soffocare a volte. Proprio per questo credo che oltre alle caratteristiche tecniche, i dirigenti attuali facciano bene a scegliere giocatori che sappiano reggere il peso di queste pressioni"

Ti convince la campagna acquisti portata avanti fino ad ora?

"Direi proprio di si. Il Napoli sta mettendo a segno grandi colpi, Quagliarella su tutti. Sono convinto che si stia costruendo un futuro importante per questa squadra"

Cosa fa ora Massimiliano Esposito?

"Si diverte ancora a giocare a calcio, nell'Abano Calcio, squadra che milita nel campionato d'Eccellenza della provincia di Padova. E d'estate poi c'è la Nazionale italiana di Beach Soccer a tenermi in forma"

Uno sport che sta riscuotendo un enorme successo, sembra addirittura diventato l'alternativa estiva al calcio.

"E' vero. Questo fa molto piacere, perchè noi ci mettiamo tanta passione. E' uno sport in evoluzione, è già qualche anno ad esempio che Sky trasmette partite sia in diretta che in differita, concedendoci una vetrina importantissima. Speriamo che in futuro tutto il movimento possa crescere sempre di più"

Nel futuro di Esposito invece cosa c'è?

"Per ora solo il calcio. Finchè le gambe me lo concederanno, continuerò a giocare, perchè è la cosa che mi diverte di più. Dopo vedremo, potrei valutare diverse cose sia rimanendo in questo mondo, sia dedicandomi ad altro"

 

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