Il punto di Del Genio a TN: "Dominio assoluto, Napoli enormemente superiore alla Roma. Juve-arbitri, ci avete rotto il calcio: impossibile non pensare alla malafede. In pochi al San Paolo anche per questo. Su Hamsik..."

30.10.2018 13:33 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Dominio assoluto, Napoli enormemente superiore alla Roma. Juve-arbitri, ci avete rotto il calcio: impossibile non pensare alla malafede. In pochi al San Paolo anche per questo. Su Hamsik..."
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"E' mancata qualcosa come lucidità, ma è anche stata brava la Roma nella sua area di rigore. Il Napoli aveva idee, soluzioni, ritmo, mentalità, tant'è che fino alla fine ha cercato la giocata di qualità. Il dominio è stato assoluto, l'unico piccolo appunto sta nel non concretizzare le occasioni a disposizione". E' così che Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, s'è espresso su Napoli-Roma nel suo consueto appuntamento al microfono di Tuttonapoli.net: "A volte deve capitare anche il rimpallo favorevole, l'episodio. Invece è capitato solo all'ultimo minuto. La Roma è stata fortunata. Raramente ho visto un dominio così netto in una partita tra due squadre dello stesso livello dal punto di vista tecnico e fisico. Questo fa capire che dal punto di vista del gioco e della condizione c'è una differenza enorme in favore del Napoli".

Questo modulo sembra dare imprevedibilità alla manovra. "Il Napoli ha un 4-4-2 nella fase difensiva, mentre per il resto muove il pallone e ha tante soluzioni, tante idee. Questo rende il modulo poco prevedibile. Poi nel calcio, quando le cose le fai bene, anche quando gli avversari capiscono cosa vuoi fare, ci riesci comunque. Questa è una squadra con grandi conoscenze e grande freschezza, sono due aspetti fondamentali. Questo mette gli avversari in gran difficoltà. Il Napoli ha sicuramente qualche limite tecnico e di fisicità, ma ha pochi eguali al mondo dal punto di vista del gioco".

L'Italia ha cominciato a scoprire Fabian, il migliore contro la Roma. "La cosa che m'ha colpito subito è che si tratta di un giocatore con tempi di gioco straordinari, oltre a qualità tecniche e fisiche. Difficile fare paragoni con altri calciatori perché ci sono tante cose che caratterizzano. Giocando in una posizione da esterno che s'accentra o da centrocampista centrale, per lui non cambia molto, si fa trovare sempre al posto giusto. Qualsiasi paragone facciamo possiamo trovare tante differenze. Ho sentito dire di Redondo, di Gerrard. Sicuramente in qualcosa può ricordarli, ma per il momento lui sa fare un po' tutto. Con il passare degli anni, poi, ovviamente troverà un ruolo definitivo".

Hamsik invece ha raggiunto Bruscolotti e nel nuovo ruolo sembra essersi calato bene. "Hamsik avrebbe avuto difficoltà da play nel 4-3-3, ma non possiamo dirlo perché si è giocato troppo poco con questo sistema. In questa nuova soluzione, con due centrocampisti centrali, si trova invece a suo agio. Il suo rendimento è davvero ottimo e in questa posizione può fare sicuramente meglio che da play".

Capitolo San Paolo: meno di 30 mila spettatori in un big match con la Roma. A cosa è dovuto? "Le motivazioni sono tante. Alcune sono colpa nostra: lo stadio, la città, i servizi. Altre invece sono colpa del calcio italiano, che fa passare la voglia a chi è meno appassionato. Ai tifosi viene lo schifo di quello che stanno vedendo".

Il riferimento da cogliere è alla Juventus e all'ennesimo favorino ricevuto? "Quello che è successo in Empoli-Juventus e quello che spesso accade ai bianconeri, con i soliti episodi - piccoli o grandi che siano - a favore dei bianconeri, non andrei più a commentarli. Tutti dimenticano che ogni volta che c'è una decisione dubbia, questa va sempre nella stessa direzione e non è possibile. Se accadesse sette volte su dieci, otto volte su dieci, non lo accetterei ma potrei anche capire la sudditanza verso la grande squadra o il grande calciatore. Ma questo accade dieci volte su dieci e così salta ogni rilievo di buona fede. Il fatto che accada dieci volte su dieci fa capire che il calcio è marcio. Così facendo ci hanno rotto il calcio".