L'Antitrust: Filmauro è di Aurelio De Laurentiis

La Filmauro è di Aurelio De Laurentiis: lo è quindi anche il Napoli. L’affermazione sembrerebbe banale e scontata, ma non è così. Nelle visure societarie, effettuabili presso la Camera di Commercio, della casa cinematografica, a sua volta azionista unico della squadra azzurra, c’era un mistero: il suo pacchetto di controllo, pari al 90%, è custodito da Romafides (mentre il restante 10% è di Jacqueline Baudit, consorte di De Laurentiis), fiduciaria posseduta prima dalla Banca di Roma, poi da Capitalia, e adesso confluita in Unicredit. Suo compito istituzionale, dunque perfettamente lecito, è quello di coprire il reale possessore (tranne davanti agli organi pubblici competenti) e offrire una serie di servizi di gestione per suo conto. L’Antitrust ha provveduto a sciogliere questo arcano e a spazzare ogni dubbio sull’assetto proprietario di Filmauro: lo ha fatto in un suo provvedimento del 2 luglio 1998 firmato dall’allora presidente Giuseppe Tesauro, reperibile sul link http://www.agcm.it/agcm_ita/DSAP/DSAP_287.NSF/218c8abc30b4e077c1256a470060e61b/8efc4f05c715491bc1256657002b8727?OpenDocument riguardante la ristrutturazione dell’Ente Cinema spa, che aveva mutato la sua denominazione in Cinecittà Holding spa. In esso si legge che nel marzo di 10 anni fa Filmauro assieme a Cecchi Gori Group (società di Vittorio Cecchi Gori)
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Alessia Luongo
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