Murgita a TuttoNapoli: "Napoli splendido ricordo, ma domenica nessun regalo"

Intervista esclusiva della redazione di TuttoNapoli.net al vice allenatore del Chievo, Roberto Murgita. Il tecnico clivense nella sua carriera ha vestito anche la maglia azzurra, disputando 19 gare e siglando una rete. 

Chievo con la mente sgombra e salvezza conquistata. Napoli alla ricerca disperata di punti per l'Europa. Che partita sarà?

"Partita aperta, bella. Invito il pubblico veronese allo stadio, vedremo un bel calcio. Sono sicuro che verrà fuori uno spettacolo godibile. Il Chievo vorrà migliorare la propria classifica, già di per sè stupefacente. Al di là della salvezza conquistata le motivazioni saranno sempre le stesse".

Quale calciatore partenopeo teme di più? Avete predisposto una gabbia per contenere il reparto offensivo azzurro?

"Hamsik e Lavezzi su tutti. Hanno valori tecnici importanti, sono imprevedibili e sfornano sempre giocate incredibili. Anche Denis mi piace tanto. Un ariete che lotta e svaria sull'intero fronte offensivo. Il Napoli è una squadra solida e quadrata, il collettivo di tutto rispetto. Servirà un Chievo ad alto regime per contrastare la voglia d'Europa azzurra. Nessuna gabbia (ride, ndr). Il Chievo ha una propria struttura, non la modificheremo per l'occasione".

Lancerete qualche giovane domenica al Bentegodi?

"Ne abbiamo lanciati già tanti in questa stagione. Non abbiamo ancora deciso la formazione. Il morale del gruppo è alle stelle. Decideremo, come il Napoli, l'undici titolare pochi minuti prima del calcio d'inizio".

Tiene banco la questione bomber in casa azzurra. Il club vorrebbe un cecchino infallibile per la prossima stagione. Pellissier il nome giusto?

"Sergio ha dimostrato anche quest'anno di essere una delle punte più affidabili della massima serie. Potrebbe giocare in qualsiasi club, difficilmente la proprietà gialloblu se ne priverà. Attacca la profondità come pochi, è un bomber completo".

La sua esperienza a Napoli poco felice, la tallonite...

"Quell'infortunio, purtroppo, incise non soltanto sul rendimento in campionato ma anche sulla mia carriera. Piovvero critiche, tentai in tutti i modi di rimettermi in carreggiata, la tallonite fu spietata. Tre mesi fermo ai box, complice anche una cura sbagliata. Conservo di Napoli uno splendido ricordo, città stupenda e tifosi fantastici. Peccato, avrei voluto dimostrare il mio valore".

Mister tra veronesi e napoletani non scorre buon sangue, da ex azzurro farebbe da "Ghandi" per questa partita?

"Spero che questa leggenda metropolitana non torni più d'attualità. Bisogna lanciare un segnale distensivo e diverso, inculcare la cultura del rispetto, a prescindere dall'estrazione sociale e geografica. Il calcio è aggregazione".

Roberto Murgita da grande...

"Essere il vice di Mimmo mi gratifica. Faccio parte  di un staff vincente, mi sento realizzato. Mai chiudere le porte a novità, per ora mi godo questo splendido ruolo"