Da Pogba a Moscardelli, passando per Denis e Caceres: Konè l'ultima delle bestie nere del Napoli

Da Pogba a Moscardelli, passando per Denis e Caceres: Konè l'ultima delle bestie nere del NapoliTuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 25 gennaio 2015, 08:00In evidenza
di Pierpaolo Matrone
Ognuno nella sua vita avrà sempre una bestia nera. Il Napoli ne ha più di una, in giro per tutta Italia

Ognuno nella propria vita avrà sempre una bestia nera, in ogni ambito. C'è chi, ad esempio, a scuola proprio non riesce in una materia, oppure chi alla play-station non riesce a battere quel compagno che poi tanto forte non è. E poi c'è chi, come il Napoli, di bestie nere ne ha più di una. E ne ha in giro per tutta Italia, di ogni nazionalità, di ogni ruolo. Sono quei calciatori che nelle gare contro gli azzurri riescono ad esaltarsi, tirando fuori il meglio di sé stessi. Ci vedono rosso, pensando ad un bersaglio da colpire ad ogni costo.

L'ultima bestia nera palesatasi dalle parti del 'San Paolo' prende il nome di Panagiotis Konè, a segno nell'ultimo match di Coppa Italia con l'Udinese. 3 gol al Napoli su 15 totali da quando è in Italia e, soprattutto, reti mai banali: vedere per credere il gol di giovedì scorso, o ancor prima quello stupendo nel campionato 2012/13, quando vestiva la maglia del Bologna. E, andando a ritroso nel tempo, si scorge un altro che quando vede l'azzurro non può far altro che segnare. E farlo in maniera spettacolare. Si chiama Paul Pogba, che è riuscito a trafiggere il Napoli in ogni stagione da quando è alla Juventus. 3 gol totali su 5 presenze contro i partenopei, in ogni modo: al volo di collo, di esterno, in acrobazia, rasoterra o sotto l'incrocio dei pali. Da mettersi le mani tra i capelli.



Ma dal bianconero al bianconero si trova anche Martin Caceres. Non a caso i due artefici della vittoria della Juventus sul Napoli di due settimane fa. L'ex Barcellona vanta finora 4 realizzazioni totali in Serie A, e addirittura la metà del suo bottino è stato raccolto alle pendici del Vesuvio. Sì, anche i difensori riescono ad andare a segno quando di fronte c'è la squadra di De Laurentiis. Un altro esempio ne è Gennaro Sardo, napoletano e col Napoli come chiodo fisso. In tutti i sensi, anche quello realizzativo. Pure per lui 2 gol, a cui vanno aggiunti due assist decisivi. Niente male per uno che di mestiere i gol dovrebbe evitarli e non propiziarli. Un altro clivense che non può fare a meno di far male alla formazione attualmente guidata da Benìtez è Moscardelli. Come dimenticare i due gol in due stagioni consecutive, un bottino niente male per chi di reti in Serie A ne ha segnate appena 12.

Di nomi se ne potrebbero fare ancora, ancora e ancora. Basta pensare a Rolando Bianchi, autore addirittura di 4 realizzazioni su 5 presenze complessive contro gli azzurri. Oppure pensare a chi, invece, al 'San Paolo' non ha fatto benissimo, o sul quale forse non si è creduto troppo, ma che poi, quando si è ritrovato dall'altro lato della barricata, è riuscito sempre a prendersi la sua vendetta personale. E' German Denis, che ha sempre chiesto scusa ad ogni rete segnata alla sua ex squadra: 6 in totale, seconda vittima preferita dell'argentino. Sono tanti insomma quei giocatori che quando di fronte si ritrovano il Napoli "cacciano la scienza", come avranno detto e ridetto i tifosi azzurri dando sfoggio della loro napoletanità. Una lunga lista, alla quale si potrebbe aggiungere anche Matri, con i suoi 5 gol. "Meno male che domani sera non sarà disponibile nel Genoa" - penserà qualcuno. Intanto attenzione agli altri: le bestie nere sono sempre dietro l'angolo.