Gastaldello: "Mazzarri maniaco del calcio! Cominciava i suoi discorsi con: "Oh bimbi...". Spie? Magari qualche albero sarà cresciuto nella notte..."

Daniele Gastaldello, capitano della Sampdoria ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine del quotidiano ligure SecoloXIX. Ecco quanto evidenziato:
BOGLIASCO. Signor Gastaldello, Balotelli ha riaperto alla Fico. Che ne pensa?
«… è uno scherzo?».
Era per prenderla alla larga. Per non partire subito da Cavani.
«Prendiamola stretta. Tanto mi tocca. È un grandissimo giocatore. Mi aveva impressionato già due campionati fa, quando il Napoli ci batté al Ferraris 2-1 e segnò la rete decisiva. Non solo per qualità tecniche, ma anche per spirito di sacrificio. Le corse che fa, le energie che brucia non per se stesso, ma per la squadra. Non è facile, fidatevi, trovare uno così».
In questi giorni è mediaticamente il più gettonato. Articoli, interviste, paragoni. Classifiche di triplette.
«Sì, sì. Ho visto. Tra le triplette c’è anche quella del San Paolo contro di noi. Io non c’ero, ma anche a vederla da fuori era stata un’agonia».
Le è già capitato di marcare l’attaccante più fashion del momento?
«Diverse volte. Certo che lui è veramente fashion. Tre gol mercoledì alla Lazio che potevano essere quattro… però in serie A tutti gli attaccanti sono pericolosi. Per un difensore è fondamentale la duttilità, impostare la propria gara in base alla caratteristiche
dell’avversario diretto. In una settimana vedo Bianchi, Destro e Cavani. Sono diversissimi».
Cavani è il più forte attaccante in serie A?
«Ora sì.Con Vucinic e Klose. Se andiamo a guardare l’estero ce ne sono altri e Cavani penso sarebbe tra i migliori anche in altri campionati».
A proposito di Klose. Tutti, pure Braschi, gli stanno facendo i complimenti per essersi autodenunciato dopo il gol di mano. A lei che con il Torino ha auto denunciato un angolo non se l’è filata nessuno
"Eh, ma un gol è un gol...non mi interessano comunque i complimenti. Io l’ho fatto per il senso di rispetto, per come concepisco il calcio e la vita».
Ricorda la prima volta contro Cavani?
«A Marassi, stagione 2007-2008 direi. Sampdoria-Palermo 3-0. Giocava nel tridente con Miccoli e Amauri. Si vedeva che era giovane, appena arrivato in Italia, che doveva ancora ambientarsi».
Ora è un giocatore in stato di grazia. Sente, sentite la tensione?
«Per Cavani? Ci mancherebbe altro… mi piace molto quello che ci sta dicendo in questi giorni mister Ferrara. Contro il Napoli sarà dura per noi, però sarà dura anche per loro. Perché affronteranno una squadra, La Sampdoria, che ha ottenuto tre vittorie e due pareggi nelle prime cinque partite. Se si dimostreranno più bravi gli stringeremo la mano e cominceremo a pensare al Chievo».
Sampdoria-Napoli è la terza contro la prima.
«Non l’avrei mai immaginato. Sono quelle realtà inaspettate che ti fanno dire “ci avrei messo la firma”»
Tra l’altro potreste giocare con la squadra della B più Estigarribia.
«Significa che nello scorso campionato abbiamo lavorato bene. È un motivo d’orgoglio. La dimostrazione di come il lavoro paghi in B e anche in A. Non avevo dubbi sulle qualità dei singoli, dei miei compagni, ma la differenza la fanno lo spirito di sacrificio,
l’unione, la compattezza, la voglia di migliorarsi. È sempre lo stesso disco, ma funziona davvero così».
Non solo ha già visto Cavani. Lei è anche l’unico vedovo Mazzarri che giocherà domani. Poli è infortunato e Palombo potrebbe essere di nuovo non convocato. Ha più sentito il suo ex allenatore?
«No».
Immaginava che avrebbe seguito questo percorso?
«Sulle qualità del mister penso che nessuno abbia mai nutrito dubbi. E lo dimostrano i risultati, non solo con il Napoli, ma anche quelli con Samp e Reggina. Qui ha lasciato un ottimo ricordo. Il primo anno ci classificammo sesti e ricordo ancora la festa qui nello spogliatoio del Mugnaini per la qualificazione in Europa. Il secondo faticammo in campionato, ma battemmo il Siviglia e disputammo una finale di Coppa Italia. La mano era la sua. Quando scendevamo in campo ognuno di noi sapeva esattamente quello che doveva fare e cosa avrebbero fatto gli avversari».
Secondo lei il Mazzarri di Napoli è diverso dal suo?
«No. Da quello che vedo e pure da quello che sento dire. Ha sempre portato avanti la sua idea di calcio, la sua mentalità, i suoi principi. Gli hanno consentito di affermarsi ad alti livelli».
Ha già ripassato i vecchi taccuini di appunti tattici?
«Devo togliere la polvere... No. Giocando ogni tre giorni devi anche essere bravo a riuscire a distrarti pur mantenendo la concentrazione. Prima di domenica dico ai miei compagni. Di quello che mi ricordo»
Secondo lei Mazzarri ha inviato la sua mitica spia Nitti, esperta in camuffaggi, a Bogliasco?
«Sì. Oggi ci siamo allenati sul campo di sopra a porte chiuse. Abbiamo cercato se magari c’era qualche albero improvvisamente cresciuto nella notte... Mazzarri sulla preparazione delle partite è maniacale».
Lei è anche l’unico ex mazzarriano che il tecnico ritroverà.Che racconterà di lei a Cavani?
«Di puntarmi di brutto... Conoscendolo in questi due giorni entrerà nei dettagli della sfida. Avrà studiato meticolosamente i nostri movimenti. Non penso che si soffermerà sui singoli. E poi d’altra parte se vogliamo ipotizzare undici sfide singole, loro sono nettamente favoriti».
Sulla carta
«Sulla carta».
In che modo si può fare arrabbiare Mazzarri?
«Dal punto di vista difensivo, il mio ruolo, ricordo che sulle coperture preventive si faceva delle arrabbiature da stare male. Se ne sbagliavi una, la giornata si imbronciava».
E ricorda qualche frase particolare, un suo intercalare?
«Ne ricordo tante, perché comunque da buon toscano gli uscivano. Il primo anno con Gigi Sala avevamo proprio preparato un foglio dove annotavamo le frasi particolari che ci colpivano. A fine stagione glielo avevamo consegnato. Una per tutte, quando ogni spiegazione cominciava sempre con un “Oh bimbi...”».
Per la promozione lei ha fatto il macellaio a Quinto. Per battere il Napoli farebbe il benzinaio alla Erg o la comparsa gratis nel cinepanettone di De Laurentiis?
«Cinepanettone,ma solo per la curiosità di vedere dal vivo Belen, De Sica, Boldi... Ma per curiosità eh, perché come la mia compagna non c’è nessuna... ».P
Preferirebbe marcare Cavani o Maradona?
«Uhm. Fatemi pensare... Maradona. Come è adesso, però…».
ga.b.
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