Sosa: "Nel 2004 ADL non capiva di calcio, ci fece capire una cosa. Eravamo in 4 disperati, ora Napoli in cima al mondo"

Così inizia la bella intervista di Roberto 'Pampa' Sosa ai microfoni della Gazzetta dello Sport
13.03.2023 08:25 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Sosa: "Nel 2004 ADL non capiva di calcio, ci fece capire una cosa. Eravamo in 4 disperati, ora Napoli in cima al mondo"
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"Fui il primo tesserato del nuovo Napoli nato dal fallimento. Firmai il contratto in una stanza dell’Hotel Vesuvio. Non esisteva una sede". Così inizia la bella intervista di Roberto 'Pampa' Sosa ai microfoni della Gazzetta dello Sport nella quale si ripercorrono i primi giorni del nuovo Napoli targato De Laurentiis.

Nemmeno le divise avevate. E nemmeno un pallone...

"Eravamo quattro calciatori il primo giorno di ritiro a Paestum: io, Montervino, Montesanto ed Esposito. Non c’era nulla. Zero. Tutto sequestrato. Tutto così surreale".

Allenatore Giampiero Ventura.

"Parlava delle sue idee a questi 4 disperati, ma era fantacalcio. Non c’era una squadra e nemmeno la si poteva immaginare. Esposito aveva in macchina il pallone sgonfio del nipotino. Un pallone della Lazio. Facemmo con quello i primi palleggi".

Un pallone sgonfio. Nasce così il Napoli senza Maradona più forte della storia. Qualche dubbio ti sarà venuto all’epoca...

"A me non spaventa nulla, sono argentino, vengo dalla strada, una volta che mi sono convinto, poi vado come un treno. Non mi guardo indietro".

Se t’avessero detto quel giorno a Paestum che tra nemmeno due decadi questo Napoli sarà in cima al mondo...

"Avrei chiesto una perizia psichiatrica".

...E che tu sarai napoletano nell’anima.

"Napoli mi è entrata subito nella pelle. Qua mi sento a casa mia. Lo dico sempre: chi firma un contratto col Napoli lo firma con la città intera".

Il primo allenamento.

"Lavoro fisico in quattro e due palleggi con il pallone sgonfio. Senza forzare. Se si faceva male uno era finita. Finita prima d’iniziare. Dopo pochi giorni cominciarono ad arrivare gli altri...".

Ventura esonerato dopo due mesi.

"Non aveva mai allenato in C. Voleva imporre il suo gioco, ma su quei campacci ci voleva altro. Arriva Reja, uomo pragmatico, A gennaio arrivò anche Calaiò. Aveva fatto un casino di gol al Pescara".

Il primo incontro con De Laurentiis.

"Ci disse: “Ragazzi, se l’arbitro ci fischia rigore contro voi dovete dire grazie”. Non capiva molto di calcio, ma ci fece subito sapere che gli importava il rispetto delle regole. E poi sa scegliere gli uomini, non ne sbaglia uno".