Callejon jolly tattico, Fabiàn alla Hamsik e la fantasia al potere: nasce il nuovo Napoli di Carletto

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(di Dario De Martino). Come sarà il Napoli di Carletto? E' la domanda che si fanno tutti dall'arrivo del nuovo tecnico. La prima uscita col Gozzano e le dichiarazioni del tecnico dicono che di novità ce ne saranno molte e che Ancelotti ha in mente varie alternative tattiche. La disposizione dei centrocampisti e dei trequartisti, giocherà un ruolo chiave nel nuovo Napoli. C'è il nuovo Hamsik da regista, c'è la novità Fabiàn, che potrebbe svolgere il ruolo che finora è stato del capitano, ci sono le ali che sembra svolgeranno sempre più un ruolo da mezza punta e i jolly Mertens e Callejon che possono cambiare le carte in tavola. 

HAMSIK ALLA JORGINHO E FABIAN ALLA HAMSIK. Chi più di tutti è emerso nell'amichevole col Gozzano è indubbiamente Fabian Ruiz. Non solo per il gran gol, ma per la duttilità dimostrata. Ha cominciato a destra, e da lì ha la capacità di colpire a rete, come ha fatto vedere. Poi si è spostato a sinistra. E soprattutto ha dimostrato una grande intesa con Hamsik, affiancandolo nei compiti di regia quando lo slovacco tentata gli inserimenti. Già perchè, anche se relegato ai compiti di regista davanti alla difesa, difficilmente Marek rinuncerà alla sua vocazione naturale: inserirsi tra le linee. Insomma, Fabian sembra poter svolgere a pieno il ruolo svolto fino ad ora da Hamsik. Già perchè nel Napoli di Sarri s'è sempre vista la differenza tra il Jorginho con Hamsik e il Jorginho senza capitano. Il regista passato al Chelsea aveva nella presenza del capitano, sempre pronto ad aiutare e appoggiare l'italobrasiliano, un'assistenza fondamentale. Non a caso, al calo di rendimento di Hamsik corrispondeva anche una difficoltà di Jorginho. Ed ecco perchè Fabian potrà essere l'uomo che farà le veci di Hamsik (con la concorrenza importante di Zielinski), per aiutare proprio lo slovacco nel suo nuovo ruolo da regista. Non a caso, Ancelotti ha già rivelato di volerlo "abituare a giocare anche a sinistra", proprio lì dove giocava Marekiaro. Questo anche per permettere ad Allan di conservare il suo ruolo da mezz'ala destra, dove si è sempre espresso meglio. Allan sarà uomo fondamentale anche quando Ancelotti vorrà sperimentare il centrocampo a due. Lui, con Diawara e Rog sono gli uomini dinamici, col fisico e i polmoni giusti per reggere una mediana che in qualche occasione potrebbe essere meno coperta, magari spostando Fabian oppure uno dei trequartisti dietro la punta. 

CALLEJON JOLLY. Ed eccoci all'altro aspetto tattico interessante: la posizione dei trequartisti. Ieri si sono viste le ali giocare molto più accentrate rispetto a quanto eravamo abituati con Sarri. D'altronde Ancelotti lo aveva fatto già capire, dicendo molto spesso di voler giocare con i trequartisti tra le linee. La costruzione del modulo, così, si avvicina molto a quell'albero di natale del Milan, con Rui Costa e Kakà dietro la punta, Fabian o Zielinski alla Seedorf, Allan nel ruolo di Gattuso e Hamsik in regia come Pirlo. I due uomini dietro la punta, nell'idea di Ancelotti, avranno maggior libertà possibile. "Deve giocare dove meglio si sente, può giocare esterno e qualche volta dentro. Sa giocare bene per fuori ma anche per dentro, non devo insegnare niente a lui" ha detto ieri il tecnico a proposito di Insigne. Per quanto riguarda la libertà d'azione, lo stesso discorso vale sicuramente per Mertens, di cui pure Ancelotti ha detto di poter giocare tra le linee, e Verdi. In questo contesto, chi si adatta meno è Callejon. Lo spagnolo, però, può rappresentare il jolly dell'attacco azzurro. Con lui l'idea base dell'albero di natale, potrà diventare facilmente un 4-3-3 o un 4-2-3-1. Soluzioni che Ancelotti ha fatto capire di voler utilizzare. L'altro jolly sarà Mertens, che oltre alla mezza punta, potrà diventare anche punta quando con Callejon il gioco si allargherà. Oltre a lui ci sono, per ora, Milik e Inglese. Ce ne saranno altri? Ci sarà l'opportunità pure di valutare una soluzione a due punte? "Non sono affari vostri" ha risposto Ancelotti. Per ora  le soluzioni sono queste. Il Napoli di Carletto inizia a svelarsi.