I mille colori di Pino e Lazzari ormai poco felici (e lontani dal Napoli)

04.01.2020 17:41 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
I mille colori di Pino e Lazzari ormai poco felici (e lontani dal Napoli)

(di Arturo Minervini) - Non più una giornata come le altre. Che si tratti di calcio, musica, cibo e tutto il resto che riguarda Napoli il 4 gennaio non sarà come gli altri del calendario, dove ci sarà per sempre cerchiata una data per ricordare la scomparsa di una voce mai spenta. Pino Daniele, con la sua poesia che è stata parte integrante dei decenni di ogni napoletano nel mondo, con i mille colori raccontati di una Napoli sempre maltrattata ha fotografato a pieno le sensazioni di una città che sapeva entusiasmarsi e sapeva donare amore senza pretendere niente in campo.

Dalla musica al calcio, un lungo tributo che ci porta all’attualità per creare un piccolo parallelismo. Con Napoli-Inter alle porte, il club ha lanciato una nuova iniziativa per gli abbonamenti da poter sottoscrivere per il girone di ritorno. Iniziativa che fatica a decollare e che racconta di un rapporto squadra-tifoseria che vive una crisi profonda, probabilmente senza precedenti nella storia del club partenopeo.

Liberi di tifare. Con questo slogan, gruppi di tifosi organizzati e non, hanno avviato una battaglia per denunciare l’incongruenza delle nuove normative relative alle misure di sicurezza all’interno dello stadio San Paolo, ponendo sicuramente l’accento su una questione che andrà analizzata e corretta laddove opportuno. Resta, però, un malessere che precede quest’ultima iniziativa, un allontanamento dalla squadra che ha radici più profonde, che non può essere spiegando adducendo una sola motivazione.

Tante le cause di questo grande freddo, in primis una visione distorta della realtà vissuta dal club negli ultimi anni. Quella lotta per il vertice, lo scudetto perso in quel modo delittuoso che ancora grida vendetta, la capacità di alimentare con una gestione oculata le risorse del club parevano essere diventate una routine, al punto da spingere qualcuno a definire ‘fallimentare’ una stagione chiusa al secondo posto.

Ora, con un Napoli impelagato in una posizione di classifica non certo consona con gli standard degli ultimi anni, qualcuno storce il naso e probabilmente fa i conti con una strana sensazione di rimpianto. Una malinconia che diventa ancora più acuta in questo 4 gennaio, giornata dedicata a Pino Daniele, protettore di tutti i malinconici, nostalgici e sognatori. Nella testa la melodia di ‘Lazzari Felici’, una di quelle canzoni che canti in automatico. Un inno alla resistenza, alla napoletanità. Al coraggio oltre ogni fatica, all’amore oltre ogni delusione. Sentimenti che prima appartenevano ai tifosi del Napoli, poi qualcosa è cambiato. E tutti hanno delle colpe.