La lunga rincorsa che Gattuso avrebbe volentieri evitato

Verona non di domenica ma di venerdì. Non domani ma quello successivo. Tra otto giorni il Napoli tornerà a giocare. Un'eternità in un periodo che, secondo il calendario, sarebbe stato fitto d'impegni, con partite ogni tre giorni, una dopo l'altra, senza un attimo di tregua. Stressante ma anche avvincente. Il Napoli, invece, è ora atteso da una lunga rincorsa prima di mettere nuovamente piede su un campo di calcio per una gara ufficiale. Non è una bella notizia, questa, per Gattuso. Con lati positivi e (tanti) negativi.
PRO E CONTRO. Certo, la squadra avrà tempo per lavorare, magari Koulibaly potrà rientrare (ma Maksimovic è una garanzia) dopo l'ultimo infortunio, ma si interrompe così uno dei migliori momenti della stagione. Il Napoli era reduce da tre vittorie consecutive in campionato, è nel pieno del "filotto" tanto atteso dall'allenatore per tornare a fidarsi completamente della sua squadra. Nel mezzo il pareggio in Champions col Barcellona e questa sera, con una prova convincente, sarebbe potuta arrivare anche la qualificazione alla finale di Coppa Italia dopo la vittoria di Milano con l'Inter. Terreno fertile, nel caso, per la sfida di domenica al Bentegodi. Due partite rinviate. Otto giorni senza calcio. Un'eternità.
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