Meret out-Sirigu in: il motivo per bocciare la rivoluzione tra i pali

Il fenomeno vero è Alex Meret”. Le parole sono di Handanovic, che ai tempi dell’Udinese poteva osservare gli allenamenti di questo ragazzo di appena 14
31.03.2020 16:57 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Meret out-Sirigu in: il motivo per bocciare la rivoluzione tra i pali
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

(di Arturo Minervini) - “Il fenomeno vero è Alex Meret”. Le parole sono di Samir Handanovic, che ai tempi dell’Udinese poteva osservare gli allenamenti di questo ragazzo di appena 14, eppure già capace di impressionare ogni osservatore.Di anni, da allora, ne sono passati nove. Alex ha assaporato le varie categorie, rispondendo bene all’impatto con la Serie A in maglia Spal, seppur condizionato da qualche infortunio di troppo. Poi l’arrivo al Napoli ed ancora una spallata dalla sfortuna con l’infortunio a Dimaro.

Eppure, Alex si è rimesso in piedi. Nel suo primo anno al Napoli ha mostrato doti fuori dal comune, con parate che non appartengono all’ordinario. Sfociano in categorie selezionate, specie protette di animali rari che andrebbero preservate. Insomma, in pochi mesi questo ragazzone con le stigmate del fenomeno già in tenera età aveva conquistato tutti: Ancelotti, società e tifosi. 

La scelta di Ringhio. Con l’avvento di Gattuso, dopo una fase iniziale di studio, Meret è finito alle spalle di Ospina nelle nuove gerarchie. In una situazione di emergenza il nuovo tecnico ha scelto l’esperienza, rinunciando al talento del classe ’97. La pausa forzata è ora foriera di riflessioni, valutazioni, pensieri che spingono per andare oltre questo brutto momento. E se Meret va oltre col pensiero, non può immaginarsi in panchina. Non può perché farebbe un torto al proprio talento, non può perché da quando ha 14 anni tutti gli ricordano che ‘il fenomeno vero’ è lui. 

Quindi, che fare? Chi fa un passo indietro? Appuntamenti che andranno presto fissati, per cogliere debolezze e censire gli ultimi umori. Meret chiederà al Napoli di fare chiarezza sui piani nell’immediato e se le risposte dovessero essere diverse da quelle che si attende, fare legittime valutazioni. Il club attende, ha sempre sul taccuino il nome di Salvatore Sirigu (che piace da tempo), ma sa bene che Alex è un patrimonio da preservare ed annaffiare. 

Per un club che si ritroverà ad avviare ad un nuovo ciclo, perdere uno come Meret sarebbe come pugnalare il futuro per tutelare un presente che è ormai già passato. La rifondazione non può non passare dalle mani di questo ragazzo, che dovrà magari lavorare un pochino nel suo gioco con i piedi, ma che a fare il portiere ha pochi eguali nella nostra serie A. Ricordate, Handanovic lo aveva già capito 9 anni fa…