Mi ritorni in mente: Lavezzi ed un ritorno impossibile. A gennaio…

Mi ritorni in mente, bello come sei, forse ancor di più. Le parole di Battisti fotografano al meglio lo stato d’animo di una parte della tifoseria azzurra, in questi giorni lasciatasi avvolgere da una dolce utopia. Le emozioni – sempre – non sono ancorate certo ai numeri. Ecco perché il ricordo di Ezequiel Lavezzi – nonostante le cifre spaventose di Edinson Cavani - sia qualcosa di molto più vivo rispetto a quello del Matador. Il Pocho, per la sua capacità di attaccare a testa bassa, per le sue folate, per il suo sorriso si è ritagliato un posto molto intimo e riservato nel cuore di chi ha il cuore tinto di azzurro.
Quella partenza nel luglio del 2012 viene ricordato da molti ancora con un pizzico di rammarico. Sarà perché Ezequiel ha incarnato al meglio lo spirito dello scugnizzo partenopeo. Sarà perché è stato il simbolo della rinascita del Napoli ad alti livelli. Sarà perché è riuscito ad instaurare un rapporto viscerale, quasi ossessivo, con la tifoseria che lo ha idolatrato come non accadeva, probabilmente, dai tempi del D10S. “Nel calcio, come nella vita, non sai mai il destino cosa ti riserverà. La porta di un un possibile ritorno resterà per me sempre aperta”. Questo un passaggio della lettera aperta scritta dall’argentino ai tifosi partenopei al momento del passaggio al Paris Saint-Germain.
La fantasia dei tifosi non conosce le regole del mercato. E’ chiaro che, con la squadra di Benitez alla ricerca di un sostituto di Lorenzo Insigne, il pensiero corre veloce verso Parigi, dove l’amore tra il Pocho e la tifoseria della capitale francese non è mai sbocciato. Il solo pensiero di vedere Lavezzi con Higuain, Callejon ed Hamsik, per i nostalgici dell’argentino, è un momento di puro godimento. La realizzazione di un attacco che potrebbe scardinare anche la difesa più arcigna.
Il calcio è anche questo. Sogni che si fondono e magari si mescolano con la realtà. Il tifo conosce ragioni che le regole di bilancio non conoscono. Inutile, però, farsi false illusioni. Un ritorno di Lavezzi al Napoli al gennaio è al momento non realizzabile. In primis perché il PSG non ha alcuna intenzione di privarsene a gennaio, considerando i problemi fisici di Ibra, la lunaticità di Lucas e l’indolenza di Pastore. Lavezzi è un elemento chiave, almeno per questa stagione. In seconda istanza l’ingaggio – sei milioni di euro – che andrebbe a stravolgere l’equilibrio nello spogliatoio di Benitez. Terzo la volontà del calciatore: difficile pensare ad un Lavezzi che lasci a stagione in corso una squadra che vuole lottare per arrivare il più avanti possibile in Champions.
Nessuna illusione dunque. A gennaio non sarà Lavezzi a coprire il vuoto lasciato dall’infortunio di Insigne. Questo, però, non esclude che in futuro la pista possa tornare calda. De Laurentiis, sul tema, aveva prima aperto la porta profetizzando un suo ritorno “tra un paio d'anni” per poi cambiare idea nell’aprile scorso quando aveva dichiarato di non gradire “le minestre riscaldate”. Ma questo fa parte del gioco delle parti. La stima del patron per l’argentino non è mai mutata. L’idea di rivederlo vestire l’azzurro ha sempre stuzzicato il suo animo di uomo amante dei colpi di scena. Non a gennaio. In estate chissà…
Serie A Enilive 2024-2025
![]() |
VS | ![]() |
Napoli | Genoa |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
