Napoli è un paese per Vecchietti. Di nome Ciro…

Napoli è un paese per Vecchietti. Di nome Ciro…TuttoNapoli.net
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lunedì 16 novembre 2020, 08:02In primo piano
di Arturo Minervini
Col Belgio Ciro il Giovane, rispolvera la memoria di qualche distratto. Segna una punizione che è un gioiello, ribadisce con la forza della sua classe che lui c’è

(di Arturo Minervini) - “Ti voglio fare una domanda: qual'è la scommessa più grossa che hai perso a testa o croce?”. Chissà cosa avrebbe risposto a Javier Barderm, alias Anton Chigurh nella pellicola ‘Non è un paese per vecchi’, il buon Dries Mertens.

Lui, la sua scommessa, l’ha vinta da tempo. Col coraggio di chi ha trovato in fondo al cuore la motivazione per stravolgere tutto quello che sapeva di sè, reinventandosi in un ruolo che solo a nominarlo, allora, sembrava una follia. 

E invece, quell’atto di fede, quel salto nel buio compiuto dopo l’intuizione di Maurizio Sarri, non solo gli ha cambiato la carriera, ma probabilmente gliel’ha anche allungata. E allora si che Napoli diventa un meraviglioso paese per vecchi, anzi per Vecchietti come aveva ironizzato lo stesso Mertens qualche giorno fa. Si sente ancora un ragazzino Ciro, e vedendogli fare certe cose sul terreno di gioco appare difficile dargli torto. 

Col Belgio Ciro il Giovane, rispolvera la memoria di qualche distratto. Segna una punizione che è un gioiello, ribadisce con la forza della sua classe che lui c’è. È ancora qua e non ha nessuna intenzione di svolgere un ruolo da comprimario.

“Chiudere la carriera in Belgio? Non penso. Ho un contratto col Napoli, spero di continuare a giocare per altri anni con loro”. E allora sì, per uno così Napoli può diventare anche un paese per strepitosi vecchietti. Di nome Ciro…