ADL difende Napoli: "Unificate davvero l'Italia! Eravamo capitale, poi Cavour e Garibaldi presero tutto..."

Ospite del Passepartout Festival, il presidente Aurelio De Laurentiis ha parlato della città di Napoli:
15.06.2021 15:33 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
ADL difende Napoli: "Unificate davvero l'Italia! Eravamo capitale, poi Cavour e Garibaldi presero tutto..."

Ospite del Passepartout Festival (qui l'intervento integrale), il presidente Aurelio De Laurentiis ha parlato della città di Napoli: "Oltre i soldi del recovery, bisogna indebitarsi per cantieri e unificare un territorio che non è mai stato unificato. Il problema è la malavita organizzata, che lo stato non riesce a limitare, e l'unità territoriale. Napoli era capitale nel 600 e nel 700, terza solo a Parigi e Londra, e molti venivano qui, come pittori e scrittori. Nel 700 aveva il sistema fognario ed al sud ci sono città che ancora non ce l'hanno, per primi come acqua corrente. Non voglio fare il borbonico, ma Cavour è stato paraculo mandando un personaggio cinematografico come Garibaldi a fare manfrina con la mafia per conquistare e unire l'Italia, la ricchezza borbonica era gigantesca e se la sono portata via, tutte le riserve d'oro sono state portate via, l'unificazione non è avvenuta a livello territoriale".

Buon rapporto con De Luca? "Ho voluto conoscerlo tanti anni fa, prima di prendere il Napoli. Per quanto possa essere contestato, è uno che ci mette la faccia, lavora, sta sul pezzo. Bisogna prendere decisioni, altrimenti che stai a fare... siamo già indietro di secoli. La sua gestione? La sua gestione è una gestione ingiudicabile, come è ingiudicabile tutto il territorio italiano, visto che da due anni c’è il Covid, che è come una terza guerra mondiale anche se meno cruenta. La cosa che più mi angoscia sono i bambini e i giovanissimi, le scuole e i professori non all’altezza, i professori sottopagati. Mancano anche le strutture, i computer, inutile che ci fanno vedere i banchi comprati per le fregnacce, il problema è sostanziale. Come facciamo a essere competitivi? Siamo al penultimo posto per consumo dei finanziamenti europei perché c’è una burocratizzazione del sistema con tutta la possibilità di essere bloccati e denunciati e allora nessuno si muove".

Modello Napoli da copiare rispetto al modello città? "Arrivai, ma la conoscevo poco, la mia famiglia è napoletana, ma non conoscevo la trasformazione dei napoletani, avviliti, fatalisti, ma il fato bisogna provare a dominarlo. Ho visto che tutti mi dicevano di no, a qualsiasi idea, allora ho fatto di testa mia, come sono abituato. Mi prendevano per pazzo, ma al massimo sono visionario, per esempio ci sono barche bellissime ma non possono tuffarsi, dissi che il porto di Salerno invece progrediva perché qui i fondali erano troppo bassi, ma loro non fanno niente. La zona portuale perché non può essere ridisegnata? Perciò De Luca è antipatico ai politici, perché lui è uno del fare, chi fa diventa sgradevole. Io posso dirlo, non ho scheletri nell'armadio, altri stanno zitti ma è peggio, ma l'Italia è così".

Che rapporto ha con gli altri industriali? "Ad esempio uno grande napoletana è Aponte, ha MSC, navi, il genero ha poi aggiunto le crociere. Spende 1mld e mezzo a nave solo per quella da crociera. Dove vive e opera? Ginevra. Come mai? Lui a Napoli ha tutta la flotta con i collegamenti con le isole, eppure qui non c'è. Io ho la scorta alle partite, ma a Napoli da solo la rifiuto, mi voglio sentire libero. Anche se mi scrivono 'ti uccidiamo' 'sei una merda' perchè forse li ho fatto arrestare, con me il compromesso non esisterà mai! Io quando vado a dormire non devo avere problemi, infatti mi addormento subito e mi sveglio molto presto. Morirò domattina? Ma non avrò problemi di coscienza".

Cosa bisogna fare per iniziare? "C'è una grande cultura partenopea, fatta anche di strada, non va abbandonata, ma bisogna utilizzarla anche per attrarre i visitatori. Rivedendo matrimonio all'italiana, con Loren e Mastroianni, due oscar, vedevi una Napoli che si internazionalizzava subito, anche ai più lontani nel mondo. La città ha una grandissima forza, gli manca una classe dirigente con le palle, Il coraggio glielo dai se gli dai denaro da investire, ma non bastano 80mld, non è Napoli ma il sud... se devi arrivare a Reggio Calabria in tante ore rischiando la vita con i sassi allora il territorio non funziona. Le ferrovie ci hanno cambiato la vita, in 2 ore e passa sei a Milano, scrivi, lavori, arrivi al centro, ma anche lì sei in ritardo perché l'amministratore di Trenitalia mi diceva possiamo andare a 500km/h ma il binario non è adattabile e c'è un lavoro di infrastrutture. Bari-Napoli ora stanno facendo le ferrovie, su un progetto di 10 anni fa, già superato. Perciò non funziona l'Italia. Le sovraintendenze, avete mai parlato con qualcuno di questi? Alcuni sono straordinari, ma sento che a Firenze ad uno come Commisso, che ha buttato già più di 350mln nella Fiorentina, vuole fare lo stadio e gli viene detto quello non si può toccare perché un monumento. Ma un monumento a cosa, è per la gente che è vessata a vita da moglie ed amanti e lavoro e vuole andare in uno stadio a sfogare e tu gli impedisci di modernizzarlo perché monumento di cosa... la burocrazia è poi politicizzata, è contro Commisso in quanto americano, per lor Commisso è un potere da annientare. Lo stato è perdente, ma vince perché noi siamo silenti e appecoronati".