ADL su Sarri: "Gli stringerò la mano, ma è il passato e non credo ai ritorni di fiamma"
Con Maurizio Sarri, Aurelio De Laurentiis ha condiviso tanto in tre anni. Il primo incrocio da avversari, dopo la lunga storia d'amore, è stato impedito dalla polmonite che ha colpito il tecnico toscano. Ma al ritorno, quando si giocherà al San Paolo, ci sarà anche lui. E il patron azzurro, su domanda del Corriere dello Sport, s'è proiettato proprio a quell'incontro: "Cosa gli dirò? Sarri è un grandissimo allenatore e quindi cosa dovrò dirgli se non “bravo” oltre a stringergli la mano. Come ho già detto il passato è il passato, il presente è il presente e il futuro è quello che sarà. Non mischio il passato con il presente e il futuro.
Io guardo sempre al futuro. Il resto fa tutto parte dell’esperienza che uno ha. Non ho mai creduto nei ritorni di fiamma anche perché Napoli è una città straordinaria, ma anche molto complessa e che bisogna amare senza limiti. Non tutti sono capaci di farlo. Neppure gli stessi napoletani, o almeno non tutti sia chiaro, sanno amarla o la capiscono fino in fondo… Io amavo immensamente mio padre che, pur non essendo nato Napoli, ma a Torre Annunziata da padre irpino, rappresentava l’essenza colta di una napoletanità straordinaria. E’ quella a cui mi riferisco e che amo".