AUDIO - Ponciroli: "Ecco il segreto del Napoli, il capolavoro assoluto di Giuntoli e Spalletti"

Durante L'Editoriale in onda su TMW Radio è intervenuto questa mattina Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole.
Cosa hanno raccontato le italiane ieri in Europa? “Facciamo sempre fatica in Europa, quest’anno direi che comunque stiamo confermando la voglia di lasciare un segno. Ne portiamo avanti sette su sette, pensare che la Spagna ne ha perse tre in Champions e noi solo una è un segnale importante. Mi aspetto sempre di più da Lazio e Roma, perché hanno vinto ma non convinto. Spero che la Lazio possa arrivare al primo posto, mentre la Roma dovrà fare il suo contro il Ludogorets. Insieme alla Juve in Europa League sarebbe tanta roba per noi. Mi auguro di vedere un’italiana arrivare fino in fondo, non la abbiamo mai vinta da quando si chiama Europa League, ma quest’anno le italiane sono forti e possono fare molto bene.”
Qual è il grande segreto di questo Napoli? “La qualità del roster e lo dimostra l’attacco. Esce Osimhen e gioca Raspadori o Simeone, sulle fasce da Politano a Lozano, come non citare poi Kvara. A centrocampo anche, con la crescita di Ndombele e in difesa bisogna fare i complimenti al Napoli per l’operazione Kim. Forse solo l’Inter ha una rosa che, senza infortuni, è paragonabile. Vanno però fatti i complimenti al Napoli per un lavoro straordinario fatto in estate. Il Napoli mi ha sorpreso completamente, ero deluso e amareggiato dagli addii e invece capolavoro assoluto di Giuntoli prima e Spalletti poi. Il Napoli è perfetto, tolto il City nessuno gioca bene come la squadra di Spalletti.”
Le due milanesi invece a che punto sono? “Il Milan è forte, sicuramente pesano le assenze e ad esempio quella di Maignan è importante. Sarà un campionato appassionante, il Milan è forte e sarà forte e attenzione al rientro dell’Inter. I rossoneri però hanno tante certezze, a cominciare da quel Leao che ogni volta che scende in campo fa la differenza. Un giocatore del genere in Serie A ti fa partire sempre sopra 1-0. L’Inter si è ritrovata a tutti i livelli, sto ammirando Barella che nonostante l’assenza di Brozovic sta facendo cose incredibili. È cresciuto tantissimo Dimarco, Lukaku è rientrato e ha subito segnato alla sua maniera, da “paracarro” che però ti fa la differenza. Vedremo cosa succederà al sorteggio di Champions, di solito è sempre sfigata ma può fare un bel filotto anche in Europa. Mi auguro sia ancor più protagonista in Champions.”
Come va etichettata la sconfitta della Juventus a Lisbona? “Una delle pagine più tristi della storia bianconera. Non mi interessano gli ultimi 20 minuti, il Benfica aveva mollato completamente. Sono stati 75 minuti umilianti per la storia della Juve, Allegri ormai ha capito che può solo stravolgere la squadra. Serve coraggio, bisogna mettere da parte alcuni senatori che non possono più essere il presente della Juve. Peggio di così non si può andare, ci sono rimasto malissimo perché ho visto una squadra in preda all’allarmismo. Anche con Vlahovic c’è qualcosa che non va, non è possibile che si innervosisce sempre ogni 5 minuti, basta uno stop sbagliato o un cross troppo lungo per arrabbiarsi. Il centravanti della Juve deve essere un’altra cosa, deve essere un leader e non posso accettare questo atteggiamento.”
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