D'Agostino: "Beto sostituto di Osimhen? "Ci sono calciatori forti per vincere ed altri per salvarsi"

A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano D’Agostino, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Roma e Udinese.

31.05.2023 21:10 di Antonio Noto Twitter:    vedi letture
D'Agostino: "Beto sostituto di Osimhen? "Ci sono calciatori forti per vincere ed altri per salvarsi"
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© foto di Alessio Bompasso

A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano D’Agostino, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Roma e Udinese.

Questa sera coi saranno due partite, una per gli amanti del calcio, Roma-Siviglia, una per i non amanti del calcio, ovvero l’Italia U20. “Sto seguendo anche io l’Italia ed ho ammirato un calciatore in fase di ascesa come Casadei. All’estero, ormai, quando i calciatori giocano e sono forti se li fanno pagare. In Italia, invece, la nostra mentalità ci porta a ritenere giovani i giocatori di 26 anni. In Spagna e Germania si esordisce e ci si afferma già a 17 anni. Nel calcio non c’è il giovane, se non anagrafico. Esistono solo calciatori bravi che meritano l’occasione di esprimersi”.

Che gara si aspetta questa sera? “E’ sempre una finale. La Roma affronterà una squadra che sa cosa vuol dire vincere la competizione. Tuttavia, sappiamo come Mou si esalti, storicamente, nelle finali. Spero che tutto il popolo romano possa festeggiare in quella che, potenzialmente, potrebbe essere la notte più importante della storia del club”. 

Avere due finali in due anni è un risultato grandioso: il rischio di un passo indietro, con l’addio di Mou, è un rischio concreto? In passato ho detto che, se Mou andasse via, la costruzione iconica attorno al tecnico lusitano rischierebbe di decadere. Il portoghese è un punto di riferimento. Il migliore dal punto di vista culturale e della capacità di guidare, mentalmente, un’intera piazza. Ascolto spesso le trasmissioni radiofoniche romane. Non ho mai sentito un tifoso pensarla diversamente da tutti gli altri tifosi chiamati ad esprimersi. Una cosa mai accaduta. Mourinho, dunque, è riuscito ad unificare la piazza. Con l’addio del coach la Roma avrebbe molto da perdere. Ai primi risultati negativi potrebbero scatenarsi aspre polemiche”.

Dal prossimo anno alcuni audio tra Var e arbitro saranno resi pubblici: è un passo in avanti? “Direi di sì. L’ausilio della tecnologia è sempre un vantaggio da accogliere. Non dimentichiamoci che da casa ci sono centinaia di tifosi che seguono ed hanno contezza di quanto accade sul campo. L’introduzione della tecnologia sul fuorigioco, infatti, ha fatto sì che le critiche potessero ridursi. A tal motivo, poter assistere ad una spiegazione in diretta su quelle che sono le decisioni prese in gara non può che contribuire a ridurre problematicità e polemiche. Difatti, conoscendo quelle che sono le motivazioni, si potrebbe avere consapevolezza dell’unicità di giudizio”.

Chi è l’uomo giusto per garantire nuovi successi al Napoli? “Ad oggi direi nessuno. Non so se si tratta di una questione che inerente alla volontà di un concedersi un anno sabbatico, di un malessere tra presidente ed allenatore o una questione tecnica. Per un processo che cominciava a dare i propri frutti non è il massimo, bisognerà ricominciare da capo. Chiunque verrà a Napoli sarà chiamato a vincere. Arrivare secondo vorrà dire aver fatto peggio della stagione precedente. Sarà una bella gatta da pelare quella della prossima stagione e della guida tecnica”.

Come possono essere sostituiti Kim e Osimhen? Ho sentito parlare di Beto… Ci sono giocatori che sono forti per vincere ed altri forti per salvarsi. Osimhen ha dimostrato di essere uno dei giocatori più forti d’Europa, e pronto al successo. Beto, invece, ha sinora lottato per la salvezza ad Udine. Sono fattori da non sottovalutare soprattutto in relazione alla capacità del giocatore di reggere le pressioni che la prossima stagione Napoli potrà esercitare. È un discorso che vale anche per il sostituto di Kim. Il coreano ha mostrato di saper raccogliere la pesantissima eredità di Koulibaly. Il compito a cui sarebbe chiamato il sostituto sarebbe davvero arduo. Un difensore che possa dirsi al livello di Kim non può che essere un top del ruolo, con prezzi da capogiro intorno ai 100 milioni e l’eventualità, da considerare, che il club di appartenenza non acconsenta alla cessione”.