Canale8, Mele: "Prestazioni così non hanno confini territoriali"

Canale8, Mele: "Prestazioni così non hanno confini territoriali"
giovedì 8 settembre 2022, 10:30Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
Silver Mele, volto di Canale 8, commenta così sui propri profili social la vittoria del Napoli sul Liverpool

Silver Mele, volto di Canale 8, commenta così sui propri profili social la vittoria del Napoli sul Liverpool: "Di livello assoluto. Come poche altre volte nella storia del club. Manifesto perfetto per celebrare i primi diciotto anni di una gestione societaria capace di spingersi con i fatti oltre le mode e gli stati d’animo di una piazza ondivaga e spesso contraddittoria. Rifilare quattro gol al Liverpool di Klopp, con un primo tempo esemplare e una ripresa autorevole per piglio, determinazione, carattere è sintesi di coraggio e progettualità. Perché non era facile a prescindere contro i vice campioni d’Europa. Perché il calcio italiano raccoglie da anni briciole al cospetto dei top club. Perché per etichette abusate ma anche maledettamente reali il calcio della Premier è perfino un altro sport rispetto a quello italico, consumato, prevedibile e in fase di lunga regressione. Perché è questo per l’azzurro delle maglie del Maradona l’anno della rivoluzione dopo i fasti dei Mertens, degli Insigne, dei Koulibaly.

Il Napoli di Spalletti ha sconfessato tutto questo e lo ha fatto esaltandosi nella bellezza di una manovra quasi sempre partita dal basso e impreziosita dalla regolarità di una mediana che appare intoccabile in blocco: Lobotka è la mente, Anguissa il motorino ordinato e tecnicamente dotato, Zielinski il potenziale ago della bilancia dopo le sventurate e cervellotiche sperimentazioni tattiche che lo scorso anno ne avevano confuso il genio. Lì in mezzo il Napoli ha travolto i Reds. Davanti lo ha trafitto con l’assalto tambureggiante di Kvara e Osimhen, di cui Simeone in soli tre minuti ha ereditato foga e rabbia per i gol mancati e per il rigore fallito. Meret, proprio lui il portiere con la valigia perché ritenuto inferiore ai Kepa o ai Navas, o a qualsiasi altro più loquace e scenico agli occhi del tifoso brontolone, ha sventato i tentativi disperati di Van Dijk ed Elliott di riportare sotto il Liverpool dopo il sussulto di Luis Diaz. Spalletti ha surclassato Klopp e la serata di Fuorigrotta resterà scolpita nella storia quasi centenaria del club. Un urlo pari a quello Champions. O addirittura più forte. Capace di raggiungere Anfield e andare oltre. Perché prestazioni così davvero non hanno confini territoriali.