L’editoriale di Chiariello: “Conte ha portato il DNA vincente, domani una sola opzione: la vittoria!”

L’editoriale di Chiariello: “Conte ha portato il DNA vincente, domani una sola opzione: la vittoria!”
Ieri alle 22:00Le Interviste
di Antonio Noto

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, è intervenuto il giornalista Umberto Chiariello con il suo consueto editoriale: "Ci si riprova, si prova a fare un 3-3. Sarebbe la terza Supercoppa per il Napoli, la seconda dell'era De Laurentiis, che ha già vinto due scudetti, qualche Coppa Italia, ben tre se ricordo bene, e ora prova a vincere la sua seconda Supercoppa contro quello che è l'avversario giusto. Perché a volte la Dea Eupalla ha anche in qualche misura la bilancia della giustizia. Chi ha vinto il campionato? Il Napoli. Chi ha vinto la Coppa Italia? Il Bologna. In una finale seria, corretta, secca come dovrebbe essere, non a caccia di soldi come fa la Lega Calcio italiana, sarebbe stato Napoli-Bologna. E giustizia ha voluto che sia Napoli-Bologna. Il Napoli è favorito per lignaggio, per forza della rosa, per chi ha lo scudetto sul petto. Però nessuno può dimenticare che in campionato il Bologna ci ha letteralmente tramortito. E da lì nacque la grande crisi, addirittura si parlò di un Conte che pensava alle dimissioni. Sciocchezze assolute però, se ne sono dette di tutti i colori dopo le dichiarazioni forti post Bologna, ma quella sconfitta brucia sulla pelle.

Il Napoli ha avuto l'occasione di prendersi qualche rivincita. Col Milan è accaduto, perso in campionato e in Supercoppa, demolito il Milan con un Hojlund in grandissimo spolvero, accompagnato da un ottimo Neres, da una squadra che ha lottato bene e fisicamente. Ha dimostrato di non essere affatto morta come molti soloni o cassandri avevano diagnosticato in maniera certa e definitiva. Oggi Conte ha detto chiaramente il suo manifesto che qualcuno definisce juventino, io invece lo definisco il DNA della vittoria. Conte ha portato a Napoli non solo la sua bravura di tecnico, ha portato quella che il Napoli non ha mai avuto nella sua storia, il DNA vincente, perché per avere il DNA vincente bisogna avere l'abitudine alla vittoria. Cosa che nella nostra povera, ma onesta storia di tifosi ben sappiamo che non è così. L'arrivo di Conte è stato anche acquistare al mercato la mentalità vincente, che si estrinseca in una frase: ‘Siamo contenti di essere andati in finale, per carità, abbiamo recuperato energie per l'amor di Dio, ma ricordatevi che poi alla fine si ricorda solo chi vince’. Lo disse per lo Scudetto: ‘Poi alla fine vince solo una’. Lo disse ai ragazzi nello spogliatoio che nel film Again è documentato. Lo ha ridetto oggi in conferenza. ‘Bando alle ciance, si ricorda solo chi vince. Alla fine della nostra carriera di calciatori e allenatori conta poi il palmarès, quello che si è vinto’. Io non è che sia d'accordissimo su questa tesi, perché per me rimane straordinario il percorso di Vinicio, rimane straordinario il percorso di Sarri, rimane straordinaria l'avventura di questi ragazzi meravigliosi rappresentati qui da Beppe Bruscolotti di quell'anno con Rudy Kroll dove sfiorarono il titolo. Non ci dimenticheremo mai dei nostri eroi, anche quelli non vincenti. Però è vero che alla fine il palmarès lo si misura sui successi.

E il Napoli deve avere la stessa fame, la stessa voglia del Bologna, che in campo ci mette il massimo. Perché guidata da un allenatore che ha voglia assolutamente di emergere e riesce a trasferire questo suo desiderio di diventare un grande allenatore. Ha costruito nella sua carriera venendo dal basso, dall’Arzignano in poi, passando per Trapani, per La Spezia, per Firenze e alla fine per Bologna. Sta dimostrando di aver bruciato le tappe, di essere un allenatore molto importante e pronto per un grande club. Conte ne ha rispetto, ne ha parlato benissimo, ha detto: ‘Questa è la mia annata più complessa, voi non lo volete capire quanto è difficile. Potessi ripetere e innestare una squadra a 9 uomini nuovi, che significa uno spogliatoio nuovo di zecca. Però siamo lì in tutte le competizioni e ce la vogliamo giocare su ogni tavolo di gioco’. E Conte è uno che se gioca a scopa con la moglie vuole vincere e io sono come lui, quindi signori miei domani sera una e una sola opzione, la vittoria!”.