Lo staff di Inzaghi torna sul 5-0 subito dall'Inter col PSG: "I dati dicono che correvamo di più"

Lo staff di Inzaghi torna sul 5-0 subito dall'Inter col PSG: "I dati dicono che correvamo di più"TuttoNapoli.net
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Oggi alle 17:20Le Interviste
di Pierpaolo Matrone

Fabio Ripert, ex preparatore atletico dell’Inter, oggi all’Al Hilal con Simone Inzaghi, ha parlato a Tuttosport tornando sul finale di stagione con i nerazzurri: "Lo staff di Inzaghi è di altissimo livello: pure quest’anno siamo arrivati in fondo a quattro competizioni. Fisiologicamente, per cambiare l’aspetto atletico di un giocatore e di una squadra, servono 7-8 settimane. Se affronti Bayern e Barcellona e esci dal campo dopo prestazioni storiche, non si può parlare di preparazione sbagliata col Psg, visto che la finale è stata giocata poche settimane più tardi. Le rigiro la domanda: come abbiamo ripreso e sorpassato Bayern e Barcellona nel secondo tempo se non stavamo bene fisicamente?".

Su cosa verteva la preparazione con una rosa dall’età media elevata?
"Tutto dipende anche da stile di vita, personalità, alimentazione, professionalità. Nell’Inter ci sono più calciatori sopra i 32-33 anni che secondo i dati potranno giocare ancora ad alti livelli. Sono atleti che non hanno nulla da invidiare a ragazzi di 21 anni: raggiungono gli obiettivi fisici prefissati dallo staff".

Quanto è difficile il suo lavoro quando si gioca ogni tre giorni?
"Hai tre squadre all’interno di una squadra. Chi gioca sempre, quelli che subentrano e chi non gioca mai. Devi lavorare soprattutto con chi ha minore minutaggio. L’allenamento migliore, per chi gioca con maggiore costanza, è la fase di recupero".

Perché alcuni calciatori volavano in certe partite e in altre apparivano fuori condizione?
"Capita non siano sempre al top. È normale non possano essere tutti sullo stesso piano atletico. Sono problemi comuni a ogni squadra. La scorsa annata abbiamo vinto lo scudetto a marzo, si doveva parlare di condizione fisica incredibile, nessuno ha proferito parola. Gli infortuni quest’anno sono stati un 5% in più rispetto a quelli dell’anno precedente, ma meno gravi".

Il risultato sposta i giudizi.
"Esatto. Poi cambia giocare 60 partite, come l’Inter, o 41, cioè un girone intero in meno, come il Napoli. Complimenti a loro per il titolo, ma è normale ci fosse una stanchezza diversa. Per alcuni abbiamo perso due scudetti, io dico che ci siamo sempre giocati il titolo, tranne che in una stagione. E siamo arrivati due volte in finale di Champions League: un traguardo enorme a livello sportivo ma anche finanziario".

Ma lo 0-5 col Psg pesa.
"La partita più brutta dei quattro anni, non l'abbiamo giocata. Ma sono tanti i fattori della sconfitta, i dati atletici non erano così negativi come si può pensare. A livello fisico sa che abbiamo corso più del Psg? Siamo andati dietro al loro palleggio. Se si rigiocasse, finirebbe con un risultato diverso. Le critiche ricevute? La gestione Inzaghi ha una media punti altissima, ha conquistato 6 trofei giocando un bellissimo calcio, facendo incassare circa 500 milioni, un record per il club".

Ai quarti potreste sfidare l’Inter.
"La squadra con cui hai condiviso felicità e tristezza sportiva, dove si è creato qualcosa di speciale umanamente: non sarebbe facile, vinca il migliore! Voglio ringraziare i ragazzi, un gruppo eccezionale, i tifosi, che ci hanno sempre sostenuto e il club".