Vicepresidente AIC: "Faremo di tutto per ripartire, allenamenti individuali inizio di un percorso lungo"

Vicepresidente AIC: "Faremo di tutto per ripartire, allenamenti individuali inizio di un percorso lungo"TuttoNapoli.net
lunedì 4 maggio 2020, 17:40Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
Umberto Calcagno, vicepresidente AIC, si è espresso in merito ad un possibile ripartenza del calcio ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Umberto Calcagno, vicepresidente AIC, si è espresso in merito ad un possibile ripartenza del calcio ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Abbiamo la responsabilità di far ripartire il calcio. Si parla molto di tutto l'indotto esterno, ma non dobbiamo dimenticare che c'è anche un indotto interno. Credo che ripartire possa significare tanto anche per la base del nostro sistema. E' ovvio che la Serie A è il motore, ciò che traina tutto il nostro sistema economico. Non devono esserci partiti, ma la consapevolezza che il nostro sistema dovrà fare tutto il possibile per ripartire".

RISPOSTE DAL GOVERNO - "Non voglio immaginare che possa esserci avversione rispetto allo sport più importante d'Italia da parte del Ministro. Credo che sia mancata un po' di compattezza anche da parte nostra e questo ha generato un po' di confusione. Oggi con le delighe delle leghe, quanto è stato stabilito dalla FIGC e considerando ciò che vogliono calciatori e calciatrice, credo che ci sia compattezza. Noi non chiediamo la ripartenza immediata del campionato perché sappiamo che non è possibile. Ma vogliamo cominciare un percorso, per poi seguire, si spera, il miglioramento della curva epidemiologico. Se non ricominciamo da ora non saremo mai pronti per ripartire".

ALLENAMENTI INDIVIDUALI - "Oggi lo spiraglio è rappresentato dagli allenamenti individuali, che non riguarda necessariamente la ripartenza del campionato. E' un primo passo per ripartire, come si sta facendo in ogni altro ambito. La nostra richiesta è iniziare un percorso che speriamo possa riportare alla ripartenza e a una convivenza con il virus. Ci sono tanti dilettanti che dilettanti non sono, vivono di sport. Sono la parte più debole del nostro sistema e dovrà ripartire anche questa. E bisognerà farlo convivendo col virus".