VIDEO - L'editoriale di Chiariello: "Chiedete scusa ad ADL. Alla faccia di chi non ci credeva!”

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli a San Siro nel suo editoriale: “Qualcuno ricorderà il film ‘Il postino suona sempre due volte’, il film del campionato sta portando a Spalletti questa grande opportunità. L’anno scorso il crollo della Juve, con l’Inter che si è strappata lo scudetto dal petto dopo il derby perso col Milan. Proprio i rossoneri, che sembravano una squadra non in grado, sono riusciti a vincere dopo il ciclo finito con la cessione di Donnarumma e Calhanoglu. Era il Napoli che a fine ciclo dei suoi migliore giocatori poteva e doveva cogliere l’occasione. Purtroppo questo fatto resta per Spalletti una ferita aperta, ogni volta che lo si nomina va in escandescenza. Potrà rizelarsi come vuole ma l’anno scorsa nella storia rimarrà come la grande occasione perduta. Ma Spalletti resta un grande allenatore che gode della piena fiducia della società e della squadra e della stima e simpatia dei napoletani, al netto di alcune ‘spallettate’ nel modo di gestire le partite. Anche oggi abbiamo qualcosa da ridere sul come ha gestito la partita.
Fatto sta che la Juve è ricrollata, anzi è proprio franata perdendo a Monza e facendo una partita indecente. Una cosa così non si ricorda nemmeno negli anni di Maifredi e Delneri, credo che Allegri abbia i giorni contati. Quindi in questo momento la Juventus sembra fuori dai giochi scudetto: fuori una! La seconda, la vogliamo nominare? L’Inter che già perde 3 partite in campionato e crolla letteralmente contro l’Udinese, quindi fuori due! Vogliamo parlare della Roma? Mourinho si è interstardito a giocare con due pali della luce in mezzo al campo, Cristante e Matic, e la Roma a centrocampo fa una fatica bestiale. Oggi ha avuto palle gol, ma l’Atalanta che ha cambiato gioco, è una squadra catenacciara e non ha più fantasia in attacco. Oggi ha concretizzato per insipienza della Roma, su una palla gol ha fatto gol. Fuori tre! Chi rimane? Non certo l’Udinese, l’Atalanta che non ha coppe? Ho le mie perplessità.
Restano Napoli e Milan. A San Siro è stata una partita degna, con due squadre che hanno pensato a vincere e che meritano entrambe il plauso. Il Milan ha giocato una grande partita, ma ha trovato davanti un muro. In prima battuta composto da Kim e Rrahmani e in seconda battuta un portiere straordinario che solo gli imbecilli, ignoranti e che non capiscono nulla di calcio potevano pensare che potesse essere un portiere di Serie C o da condominio. Alex Meret, segnatevi questo nome e studiate! Poi il Napoli ha a centrocampo una lavatrice che pulisce tutto, quel cinghialotto di Lobotka è incredibile, le prende tutte lui. Anche quando Anguissa e Zielinski non brillano, lui c’è sempre. E davanti il Napoli ha il nuovo fenomeno, perché Kvaratskhelia determina i risultati. Nel primo tempo ha fatto ammonire Kjaer e Calabria ed escludere dalla gara, nel secondo tempo è entrato l’improvvido Dest che ha fatto il fallo da rigore. E quel Simeone che ha voglia di mettersi in mostra chiude la gara. Il Napoli c’è! E’ una grande squadra alla faccia di quelli che dicono che per sostituire quelli del passato ci vogliono anni e la gioventù non paga.
Napoli e Milan hanno dimostrato che non si vince solo con i soldi, ma con la competenza e la capacità. Qualcuno dovrà chiedere scusa ad Aurelio De Laurentiis, altro che A16. Voi dovete prendere l’A Africa, là dovete andare! Perché questa società, così come il Milan, ha abbassato il tetto ingaggi e hanno ringiovanito la squadra non avendo paura di mandare via Insigne, Mertens, Ospina e Fabian Ruiz. Nel frattempo stavano lavorando ad una rifondazione importante, la prova è il peggiore in campo contro il Milan Jack Raspadori. Se il Napoli di De Laurentiis avesse voluto giocare al risparmio si teneva Mertens, si prendeva l’applauso di tutti e non spendeva 35 milioni. Quei soldi il capo di accusa all’imbecillità dei tifosi napoletani che non hanno capito che De Laurentiis ha rinnovato completamente la squadra e non ha ridimensionato un bel nulla. Ed ora c’è solo una stella del campionato, quella dipinta d’azzurro che è il Napoli. Alla faccia di chi non ci credeva!”.
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