VIDEO - L'editoriale di Chiariello: "Via la fascia ad Insigne. Gruppo ha malessere tra sirene mercato e rinnovi"

Nel corso di Campania Sport su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha parlato del Napoli nel solito editoriale: "Non me ne frega niente del rigore. E' rigore tutta la vita, e allora? Facendo un'analisi seria possiamo dire che il Napoli è in credito, ma Mertens non era rigore a Firenze, Zielinski invece da regolamento lo è, non è rigore quello con la Spal mentre era rigore quello su Ghoulam col Torino, quello con l'Atalanta oltre al rosso su Callejon. Ci possiamo lamentare per Torino, Atalanta e Genoa, ma devi sempre realizzare il rigore e c'è sempre tempo. La classifica sarebbe migliore, ma le premesse erano di lottare per lo Scudetto e non sta andando verso gli obiettivi sbandierati. Col Liverpool, al di là del risultato, il Napoli giocò, poi vinse facile a Lecce e pensammo si fosse messo in sesto, ma poi su 11 partite ne ha perse 2 con Cagliari, sconvolgendo tutto andando al tappeto su un cazzotto, e Roma e solo 3 vittorie con Brescia e Verona in casa e poi a Salisburgo, pareggiandone 6 e forse non ne meritava nessuna. Il Genoa ci ha graziati, se ci credeva di più ci avrebbe fatto gol, col rigore l'avremmo rubata per quanto espresso. Voi non eravate quelli della grande bellezza?
Ora sono tutti risultatisti, ma bisogna aprire gli occhi e capire che è stato smontato un giocattolo, senza organizzazione e con pressing individuale. Non c'è più niente, ma aveva dimostrato col Liverpool di essere squadra, con l'Atalanta aveva fatto una grande prova che gli è stata rubata dall'arbitro. E' capace di giocare grandi partite, ma non di attaccare i fortini, che ha dei malesseri nei singoli e nel gruppo. L'ammutinamento è un errore, una trovata di pancia sbagliata. Il capitano più di tutti, doveva farli ragionare e non fare il capo-popolo, ma lui non è adatto. Gli va tolta la fascia, per quanto lo ami. Diciamolo chiaro, ma la squadra da tempo dice che ci sono problemi tra sirene di mercato e rinnovi di contratto. ADL ha tutto il diritto di chiedere un segnale, ma Ancelotti è il leader e doveva chiudere tutti nello spogliatoio e dire da qui non vi muovete altrimenti me ne vado io, ma uno è leader o non lo è! Quale leader calmo, Ancelotti ha fallito! Ha già spaccato tutto, non si può vedere un allenamento in cui il figlio lo guida e lui assiste. Si chiama Ancelotti e ora deve metterci la faccia"
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