Zerbin, lo scopritore: "Lo volevano Juve e Inter, complimenti a Giuntoli"

Se c'è un direttore sportivo che ha segnato la carriera di Alessio Zerbin quello è sicuramente Alex Casella. Nel 2015, quando l'esterno offensivo di proprietà del Napoli che ieri ha debuttato in Nazionale aveva appena 16 anni, fu proprio lui (e i suoi collaboratori) a scoprirlo nella provincia di Novara e a portarlo a Gozzano, in Serie D. "Giocava in Prima Categoria a Suno, con una proprietà fortissima sul settore giovanile" - specifica Casella, che qualche anno dopo lo portò anche in Serie C alla Pro Vercelli insieme a lui, in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com -. Mandai un mio collaboratore a vedere tutte le partite del Suno in quel periodo e mi segnalò questo ragazzo, che fisicamente era molto piccolo ma aveva qualità tecniche sopra la media e lo dimostrava già con i grandi. Decidemmo di prenderlo per il settore giovanile, con l'idea di inserirlo nella rosa Allievi. Invece nel giro di un anno è passato prima in Juniores nazionale e poi in prima squadra. E addirittura all'esordio in Serie D fece una tripletta in 45'".
Quando l'ha scoperto, ormai sette anni fa, credeva che potesse fare un percorso fino alla Nazionale?
"Quand'era un ragazzino al Gozzano sicuramente non era una cosa ponderabile. Ma l'anno scorso a Vercelli ha fatto il salto di qualità e tutti noi lì eravamo convinti che sarebbe arrivato in Serie A. Ovviamente l'arrivo in Nazionale non puoi prevederlo, però ha fatto vedere delle cose importantissime per la categoria cadetta, ha due-tre marce in più degli altri. Quando si sale di categoria calciatori con le sue caratteristiche si trovano più a proprio agio perché il campo si apre e ci sono più ribaltamenti di fronte".
Nel 2016, prima del passaggio al Napoli, lo volevano anche altri top club?
"Quand'era un ragazzino e giocava sotto età faceva gola a molti club importanti: Juventus, Inter, Genoa, Verona, Palermo. Poi, pian piano che l'interesse aumentava e che quindi aumentavano anche le cifre, le cose sono cambiate e sono rimaste meno società. Alla fine se l'è aggiudicato il Napoli".
Perché poi la scelta Napoli?
"Giuntoli è stato il direttore sportivo che ci ha creduto più di tutti e siamo riusciti a convincere anche Alessio che quello fosse il percorso più giusto per lui e per la sua crescita. E alla fine così è stato. Sono passati oltre cinque anni da allora ed è cresciuto tantissimo. Il salto importante l'ha fatto l'anno scorso a Vercelli, è stato questo passaggio a portarlo a debuttare in Nazionale ancor prima di debuttare in Serie A".
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