Attacco sprecone e tanto squilibrio: così è maturato l'ennesimo ko al San Paolo

S'è già interrotta la risalita del Napoli di Gattuso. Dopo tre vittorie consecutive, gli azzurri hanno fallito di nuovo una clamorosa occasione per scalare la classifica e l'hanno fatto inciampando di nuovo contro una medio-piccola, al San Paolo dove due vittorie di fila in campionato mancano addirittura da ottobre (Brescia e Verona) per un rendimento interno che non autorizza a pensare a qualcosa di meglio del centro-classifica.
L'inizio per la verità non è stato molto diverso da quello visto con la Sampdoria, con il Napoli padrone del campo, un tiro al bersaglio verso la porta del Lecce, tutto schiacciato nella sua trequarti campo, ma senza trovare il meritato vantaggio. Il Napoli non è riuscito a passare nonostante due comodi colpi di testa dei polacchi, un'altra combinazione incredibile sbagliata tra loro in un due contro uno, oltre ad altre occasioni con Insigne e Mario Rui. Non è mancata invece la cattiveria al Lecce che al primo affondo ha trovato il vantaggio, su una respinta corta di Ospina, che ha cambiato anche l'inerzia del match. Peraltro ha anche pagato subito la mossa di Gattuso di inserire nella ripresa Mertens per Lobotka, in un 4-2-3-1 offensivo, con Milik a realizzare il pareggio e Insigne a sprecare il 2-1, ma il Napoli s'è però anche allungato, sfilacciandosi sulle ripartenze del Lecce, come in occasione del 2-1 con una girata di testa di Lapadula. Non sono mancati gli episodi arbitrali, con un rigore negato a Milik per il possibile 2-2 e due falli non sanzionati, che hanno fatto infuriare Gattuso, che hanno portato al contropiede per la punizione del 3-1 che ha chiuso la gara, girata anche su queste decisioni arbitrali.
Non hanno pagato dunque le scelte di Gattuso. Dall'esclusione di Meret alla scelta dei due centrali, al rientro dopo gli infortuni, che non sono parsi in grande condizione ("hanno bisogno di minutaggio", le parole di Gattuso in conferenza"), così come il passaggio al 4-2-3-1 che, una volta trovato il pareggio, necessitava evidentemente di un altro cambio per rimettersi a posto ("sì, è vero, ma in casa, con questa classifica e questo pubblico, abbiamo provato a vincerla e siamo finiti per perdere equilibrio", la difesa del tecnico). Il Napoli tornerà in campo mercoledì sul campo dell'Inter, per la semifinale d'andata di Coppa Italia: la strada più corta per un posto in Europa e probabilmente più congeniale ad un Napoli che nella gara secca ha già fermato Lazio e Juventus, ma che invece non riesce proprio ad avere continuità in campionato con le medio-piccole.
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