Edoardo Chiacchio: Mancata revoca squalifica sarebbe grave

Edoardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo, è intervenuto a "Sottorete", il newsmagazine sportivo curato dai portali Pianetanapoli.it, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net in onda su Radio Stereo 5 dal lunedì al venerdì a partire dalle 19: "Un mancato accoglimento del ricorso contro la squalifica del San Paolo sarebbe molto grave, direi inopinato. Rispetto a tanti altri ricorsi i margini di successo possono essere molto alti: quest'anno in C non è stato squalificato alcun campo se non quello della Juve Stabia dopo un'invasione di campo, un provvedimento che arrivò in concomitanza con un'ordinanza prefettizia che chiuse lo stadio di Castellammare. Di fronte ad episodi ben più gravi è stata usata la mano leggera, eppoi tornando al nostro caso le motivazioni del giudice seppur articolate sono "attaccabili". C'è una certa apertura, d'altronde non va dimenticato che gli striscioni sono stati esposti soltanto negli ultimi minuti di gioco e non dall'inizio. Probabilmente la squalifica sarà trasformata in ammenda pecunaria. C'è il precedente Siena-Roma che dovrebbe essere indicativo. Inoltre, il Frosinone sarà al fianco del Napoli in quanto si sente danneggiato: la partita ai fini della classifica non ha nulla da dire, se le due squadre fossero state a pari punti certamente la società laziale non avrebbe appoggiato il ricorso. Invece il Napoli ha già vinto il campionato e può aspirare ad un ripescaggio in A a patto che si liberino uno o più posti. Le nuove norme sui ripescaggi, frutto anche delle nostre battaglie estive, danno ragione a De Laurentiis che invoca la riammissione in massima serie. A livello di tradizione sportiva e di incassi il Napoli non è secondo a nessuno, ecco perché se qualcuno non sarà iscritto alla serie A avrà le sue chances da giocarsi. Non so perché l'anno scorso non mi fu concesso di portare avanti la mia battaglia legale fno alla fine. Il Napoli cammin facendo si affidò al mio collega Mattia Grassani, ma il legale bolognese mise in atto azioni che io definii folkloristiche perché sapevo che non avrebbero portato ad alcun risultato tangibile, come poi la storia ha confermato. Anche il ricorso contro la squalifica del San Paolo è stato affidato al collega: evidentemente Pierpaolo Marino preferisce lavorare con professionisti non napoletani".