Il gesto di Manolas al San Paolo riassume il pensiero dei tifosi

Finisce Napoli-Parma, ha appena segnato Gervinho, l'ennesima beffa s'è consumata nel gelo del San Paolo. C'è un giocatore del Napoli che al rientro negli spogliatoi non smette di muovere le mani, come a dire: ma com'è possibile? Su e giù quella destra, con le dita chiuse che convergono al centro, come quando si chiede a qualcuno: cosa vuoi? Poi mani alzate quasi in segno di preghiera, sguardo rivolto verso l'alto a cercare risposte che arriveranno solo da terra, dai suoi piedi e da quelli dei compagni.
Kostas Manolas è incredulo e quei secondi che lo accompagnano nel tunnel degli spogliatoi fotografano il pensiero comune dei tifosi: come si può perdere così? Come si può prolungare quest'agonia? Nessuno, sabato, avrebbe immaginato un epilogo simile. Già il pareggio somigliava a una beffa ma sarebbe stato un punticino comunque utile (solo) per il morale. La sconfitta, la seconda consecutiva al San Paolo, fa sprofondare il Napoli ancor più giù in questo vortice di depressione dal quale risulta difficile evadere. Serviranno i migliori propositi per riprendersi senza dover più alzare la testa al cielo ma mostrandola fiera ai prossimi avversari.
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