Il Verona può decidere la lotta scudetto: incontrerà Napoli, Inter e Milan

L’Hellas Verona ha definitivamente spiccato il volo in questo 2022. Il successo sul Venezia ha certificato una salvezza che, dall’insediamento di Tudor in poi, non è mai parsa in discussione. Il pareggio di Firenze è stato invece l’ennesima riprova della capacità dei veneti di giocarsela con tutte, grandi e piccole, senza distinzioni o timori reverenziali di sorta.
Battuto un record che durava da ventisette anni
A fotografare con precisione clinica la straordinarietà del cammino dei gialloblù sono i numeri. A partire da quello più macroscopico: i 41 punti accumulati in 28 turni di campionato rappresentano un record nell’era dei tre punti a vittoria per il Verona, dunque dal 1994/95. Nel nuovo anno, soltanto il Sassuolo è riuscito a pareggiare il numero di reti siglate dagli scaligeri: 19 in 9 giornate, una media di oltre due gol a partita.
L’attacco trascina, solo il Liverpool come l’Hellas
Rispetto a un anno fa il Verona ha cambiato pelle: è più permeabile alle transizioni d’attacco avversarie, ma parallelamente è migliorata in modo esponenziale la produzione offensiva. Con il rigore trasformato al Franchi, Gianluca Caprari ha raggiunto quota 10 reti in questo campionato, agganciando Barak e avvicinando il capocannoniere Simeone, salito a 15 con la tripletta di una settimana fa. Vantare tre giocatori in doppia cifra è un lusso per pochissime: nei cinque maggiori campionati europei, soltanto il Liverpool annovera nelle proprie fila un tris d’attaccanti che hanno già sfondato il muro delle dieci marcature. Le prossime avversarie - la squadra di Tudor incontrerà sul proprio cammino, tra le altre, Napoli, Inter e Milan - sono avvisate: guai a sottovalutare questo Hellas. Che ha già mietuto vittime illustri, e rischia di diventare un fattore anche nella bagarre Scudetto.
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