Superlega, pres. Real Madrid non molla: "Il progetto non è fallito, ci lavoriamo da due anni"

Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, ha parlato a El Transistor del caos Superlega e dell'esclusione scongiurata dalla Champions: "La UEFA non può far nulla contro le persone o i club (coinvolti nel progetto) e si è fermata".
Su Ceferin: "Non ho più parlato con lui. Ma non è possibile che tutti noi perdiamo soldi e Ceferin ne guadagni. Ci sono persone che hanno privilegi e vogliono mantenerli mentre il calcio muore"
Sul concetto esclusivo: "Abbiamo detto che doveva esserci chi ha più tifosi. Chi compra i diritti televisivi? Quanti sostenitori hanno Liverpool o Juventus? Ma posso comunque dire che non è un sistema chiuso e che i campionati continueranno a esistere come sempre. Non escludiamo nessuno ma è chiaro che non possono entrare tutti: Roma-Sampdoria ha meno interesse di Manchester-PSG. Abbiamo preso l'audience di tutte le partite di tutti i campionati. Chi comanda qui sono i tifosi. Vediamo che il Manchester ha più tifosi della Roma. Prendiamo quelli con più tifosi al mondo perché sono quelli che la televisione chiederà".
Ancora sul progetto Superlega: "Niente è fallito. Lavoriamo da due anni, dodici squadre, in un format che risollevi la situazione di un calcio che sta perdendo interesse, che sta morendo. I dati d'ascolto calano perché la maggior parte delle partite non riscuotono interesse. Se non c'è pubblico, i diritti audiovisivi scendono".
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