Tutto sul Torino: le prevedibili difficoltà dopo il mercato ed i punti deboli di Vanoli
Il Torino si prepara a sfidare il Napoli in una partita che per i granata è una vera e propria montagna da scalare. Dopo un avvio promettente con Paolo Vanoli, la squadra si è poi progressivamente spenta, pagando anche una gestione poco accorta del mercato ed infortuni pesanti. La cessione di Bellanova, elemento fondamentale sulla fascia, e quella del difensore Alessandro Buongiorno proprio al Napoli, cuore della retroguardia, hanno tolto non poche certezze alla squadra. A complicare ulteriormente la situazione l’infortunio di Duván Zapata che ad inizio ottobre ha privato il Torino del suo riferimento offensivo, lasciando l’attacco sterile e privo di soluzioni. La rosa attuale non sembra avere i mezzi per competere ad alti livelli e i risultati positivi di inizio anno hanno lasciato lo spazio a 8 sconfitte nelle ultime 10 partite.
Dati negativi
Le statistiche stagionali non fanno che confermare la crisi del Torino. La squadra è ultima in Serie A per tiri subiti, un dato (disastroso soprattutto in casa) che sottolinea la costante pressione a cui è sottoposta dalla fase offensiva avversaria. Il tentativo di imporre il proprio gioco, soprattutto in casa, si è rivelato inefficace: il Torino manca di qualità per dominare il possesso palla e si espone così alle iniziative altrui. La metamorfosi negativa rispetto alla scorsa stagione è evidente anche nei contrasti effettuati, dove il Toro è ultimo, e nei falli fatti, in cui si trova al terzultimo posto, numeri che testimoniano una squadra priva anche di quella combattività che Juric aveva reso una caratteristica imprescindibile. A ciò si aggiunge la penultima posizione per dribbling completati, un indicatore della mancanza di giocatori capaci di saltare l’uomo e creare superiorità numerica.
Come può colpire il Napoli
Il Napoli, dal canto suo, sembra avere tutti gli strumenti per approfittare delle difficoltà dei granata. La squadra di Antonio Conte può dominare il gioco con la qualità dei suoi palleggiatori e sfruttare le fasce per mettere in crisi una difesa granata in difficoltà nel coprire l’ampiezza. Con calciatori abili nel creare superiorità numerica, come Kvaratskhelia e Politano, i partenopei potrebbero affondare in velocità e aprire varchi letali. Inoltre, il Napoli ha la capacità di mantenere alta la pressione, imponendo il proprio ritmo e costringendo il Torino a rincorrere. Una sfida, dunque, che rischia di mettere a nudo ulteriormente i limiti strutturali di un Toro sempre più in difficoltà. A patto che il Napoli sia da subito propositovo senza far prendere fiducia ai granata.
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