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De Magistris: "Se fossi ancora sindaco, lavorerei con ADL per il nuovo stadio"

De Magistris: "Se fossi ancora sindaco, lavorerei con ADL per il nuovo stadio"TuttoNapoli.net
Oggi alle 14:40Radio Tutto Napoli
di Fabio Tarantino

"La mia amministrazione consentì al Napoli di continuare a giocare al San Paolo. Se fossi sindaco in questo momento sarei a disposizione del Napoli per realizzare insieme il nuovo stadio". Lo ha detto l'ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, intervenuto nel corso di Cronache Azzurre, trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android).

"Come gestirei la situazione stadio Maradona se fossi sindaco? Questa è una domanda giusta che tutti si pongono. Io ovviamente conosco molto bene la situazione. Noi abbiamo impedito che il Napoli non giocasse più al San Paolo perché lo stadio stava messo malissimo. Portammo le Universiadi a Napoli nel 2019 e quella fu l'occasione per avere risorse e sistemare lo stadio. Io lavorerei su una duplice direttrice. Da una parte sistemerei il Maradona facendo le cose che mancano e tenerlo comunque lì perché è uno stadio ancora di livello molto alto. Poi, però, farei di tutto per sostenere la SSC Napoli per investire nella nostra città per uno stadio nuovo. Mi metterei totalmente a disposizione facendo un lavoro correttissimo. Oggi penso ci siano le condizioni ideali per lavorare su un doppio binario". 

"2500 anni di Napoli? La città è in salute. Se pensiamo che tra il 2008 e il 2010, Napoli era stata cancellata dal panorama internazionale. Restava Napoli come città, come nome, ma non era nei radar, nei click, sui social, nelle rotte delle agenzie di viaggio. Pensate che scatto negli ultimi anni. Quindi non sembra una città anziana ma vive una grande giovinezza, ma non bisogna perdere l'identità di Napoli. Vedo grandi numeri di turisti ma un'immagine che non è la migliore per la nostra città. Se non cammini, se non entri in un negozio, non senti gli odori e non vedo il presepe allora questa non è Napoli. La città è movimento, corsa, ma è anche stare fermi, ascoltare musica, stare vicino al mare. Non si possono fare i presepi senza pastori. Molti napoletani sono andati fuori in questo weekend perché non riusciamo più a vivere alcune emozioni. Insomma vedo un momento di transizione ma servono le scelte giuste".