Sarnataro: "Non varrà uno Scudetto, ma la Supercoppa conta. Anche per la mentalità"
Dario Sarnataro, giornalista di Radio Marte, è intervenuto nel corso di 'Cronache azzurre', trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "C’è l’aspetto tecnico-tattico e quello mentale, che per me pesa moltissimo. Il Napoli ha qualcosa in più da perdere, il Bologna arriva con entusiasmo e grande fame. Se gli azzurri pareggiano la fame degli avversari, sono già avanti”.
Sul piano tecnico che chiave può decidere la gara?
“Mi aspetto una partita bloccata. Il Bologna sarà intenso e aggressivo, ma non credo concederà troppo campo. L’episodio può essere decisivo, come spesso accade nelle finali. Però quando il Napoli alza i ritmi e aggredisce, come contro Atalanta, Roma e Juventus, mette chiunque in difficoltà”.
Pesa ancora il ricordo della sconfitta di Bologna del 9 novembre?
“Quella partita è stata una sliding door. Arrivava dopo un periodo complicato e ha inciso più sul piano mentale che tecnico. Da lì è nato un altro Napoli, anche grazie alle scelte di Conte”.
E se i ritmi non fossero alti?
“Il Napoli a ritmi bassi diventa prevedibile. In quel caso deve essere intelligente, non scoprirsi e scegliere il momento giusto per colpire”.
Quanto conta questa Supercoppa per il Napoli?
“Non vale uno Scudetto, ma conta. Aggiungere un trofeo rafforza la mentalità vincente, ed è un punto su cui Conte lavora tantissimo”.
Un’ultima su Vincenzo Italiano: lo vedi da grande squadra?
“Assolutamente sì. Ha punti di contatto con Conte nella fame e nella carica nervosa. In futuro lo vedo pronto per una big”.
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