Lucariello su Il Roma: "Milik e Petagna via, in onore di Gattuso il gran ballo delle punte"

Che ben di dìo. L’elenco è lungo e farebbe felice qualsiasi club e qualunque allenatore, anche per qualità oltre che per quantità. Pensiamo un po’ al numero degli attuali attaccanti in organico al Napoli davvero eccessivo, pur tenendo fuori capitan Insigne, Ciro Dries Mertens e Josè Maria Callejon, apparentemente destinato ad altro club dalla prossima estate, mentre d’improvviso si parla a sorpresa di un suo possibile probabile rinnovo. Ecco gli esuli o presunti tali: si tratta di Younes, Llorente, Inglese (in prestito al Parma e in fase di recupero dall’ultimo infortunio) Lozano, Milik e buon ultimo Petagna, oltre naturalmente quelli già citati e che non rientrano nel “Gran ballo delle punte” che è iniziato già da un bel po’ e su cui lo stato maggiore azzurro riflette e ragiona sul da farsi, non solo per guardare in avanti nell’acquisire per il reparto di prima linea calciatori più forti se sarà possibile, ma anche per consentire una sforbiciata degli ingaggi, cosa non indifferente ai fini del bilancio. In realtà non si tratta di filosofie difformi, giacché nella volontà del Napoli c’è lo scopo di aumentare la qualità del livello della prima linea che di gol quest’anno non è che ne ha fatti poi tanti. Tra l’altro ci sono delle valutazioni specifiche che riguardano soprattutto due calciatori, Hirving Lozano e Arkadius Milik. “Carramba muchacho, asta la vista” il messicano, beato chi l’ha visto. Scottante la delusione e ancora più scottante la spesa, 40 milioni il cartellino e dieci milioni lordi l’ingaggio per una stagione, che bell’affare! Diverso il caso del bomber polacco, ora come ora diviso dal Napoli sul rinnovo del contratto e sull’importo eventuale della clausola rescissoria: Arkadius pretende cinque milioni a stagione – don Aurelio gliene ha offerti quattro - e che l’importo della clausola non sia superiore ai 50 milioni. Ma con lui c’è da fare anche un discorso sui gol.
Intendiamoci, Rino Gattuso si è espresso sempre benissimo nei suoi confronti. Lo stima e lo apprezza, certo. Ma c’è da dire che talvolta il polacco in partita si astrae, diventa un corpo estraneo. E’ proprio quando dovrebbe far sentire il suo peso a suon di gol contro squadre di spessore, ecco che ti rendi conto che stai giocando in dieci e cioè che non incide affatto, benché un certo numero di gol in azzurro – malgrado due terribili infortuni - li ha fatti e parecchi anche di buonissima fattura ma quasi sempre contro le medio-piccole. Cosa succederà adesso? E’ chiaro che in caso di definitivo mancato accordo sul rinnovo e sul breve, il giocatore verrà messo sul mercato – anzi lo è già - tenendo presente che il suo attuale contratto scadrà nel 2021. Quindi c’è da sbrigarsi. E va pure considerato che all’epoca fu preferito a Immobile pagando ben 33 milioni di euro il suo cartellino, rispetto agli otto e mezzo richiesti per portare in azzurro il bomber della Lazio, bah che mistero. Insomma, a farla breve, tra Lozano e Milik, le cifre complessive finora sborsate dal Napoli per l’acquisto dei due cartellini e per gli ingaggi dei due attaccanti, si aggirano finora sui cento milioni di euro, mica roba da poco. Sul mercato in realtà ci sono un po’ tutti quelli del “Gran Ballo delle punte”, ma soprattutto Milik e Lozano, i due pezzi più pregiati sui quali il Napoli non vuole perderci neanche un euro, in particolare sul Chuca sul quale c’è l’interesse del suo tutore Ancelotti per conto dell’Everton e dell’Atletico Madrid: lo vorrebbero a prezzi stracciati, ma da questo orecchio don Aurelio non ci sente.
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