Quando il Napoli sopravviveva cedendo i migliori al Parma: con ADL è cambiato tutto

C’è stato un tempo nel quale Napoli e Parma facevano affari su affari. Lo ricorda quest’oggi il quotidiano Il Mattino in riferimento al difficile post-Diego, tempi cupi in cui si provava a vivacchiare a centro-classifica e poi a sopravvivere grazie alle cessioni dei talenti del settore giovanile partenopeo. La migrazione dal Napoli al Parma è iniziata nel 1993 con la cessione di Zola e Crippa ai gialloblù, rispettivamente per 13 e 9 miliardi di vecchie lire.
Soldi preziosi per le casse ormai asciutte di Ferlaino. Al Napoli come contropartite poi arrivarono Bia, Gambero e Pecchia. Nel 1995 arrivò il momento dell’addio di Fabio Cannavaro, uno dei talenti più puri delle giovanili: 15 miliardi di lire e nell’affare anche Pizzi. Da Parma in prestito poi arriveranno anche Rincon, Ayala, Matuzalem, Goretti e Mora. Dopo l’addio di Tanzi e l’inizio dell’era De Laurentiis si intraprende anche il percorso opposto con Paolo Cannavaro che scende in B per il Napoli.
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