Rastelli a TN: "Il Napoli ha il carattere di Gattuso. L'azzurro addosso è un'emozione unica. Vi racconto di Gaetano e Castrovilli..."

(Di Carmine Ubertone) Ex calciatore del Napoli, ha allenato in Serie A al Cagliari, per poi passare in Serie B con la Cremonese: ai microfoni di Tuttonapoli è intervenuto il tecnico Massimo Rastelli con cui abbiamo parlato della ripresa del campionato, dei ricordi in maglia azzurra dando anche uno sguardo sul Napoli attuale, per poi soffermarci su Gianluca Gaetano e Gaetano Castrovilli, allenati entrambi nell’avventura con la squadra di Cremona.
RIPRESA CAMPIONATO - “Il presupposto fondamentale è la salute. Una volta constatata, possono ripartire i campionati. Una volta che si deciderà di ripartire le squadre faranno una sorta di mini-ritiro e riprenderanno a giocare. Sarà una cosa tutta nuova e, per forza di cosa, ci si dovrà adattare e fare di necessità virtù. Ci sarà tempo per riprendere sia la condizione fisica che l’aspetto mentale per tornare ognuno alle proprie competenze. Ogni allenatore affronta una situazione totalmente nuova. Bisogna allenare la squadra e metterla in condizione di poter fare risultato. Sappiamo che il calcio è uno sport agonistico, quindi si deve stare bene prima fisicamente e poi ci si deve rituffarsi mentalmente in quelle che sono tutte le dinamiche del calcio: calciatori e allenatori torneranno ad affrontare tutte quelle situazioni del mestiere”.
ESPERIENZA A NAPOLI - “Ho sempre detto che le emozioni che ti dà indossare la maglia del Napoli sono uniche. E’ una piazza grandissima, di straordinaria passione, dopo quasi 18 anni il ricordo è ancora vivido e intenso. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo, ho avuto il piacere di indossare una maglia storica e di grande tradizione. Fu un’annata piena di difficoltà, ma in condizioni difficili quel gruppo si è cimentato dopo un inizio non facile, con i mesi ci siamo avvicinati alla zona promozione che poi è sfuggita nelle ultime giornate. Rimangono delle sensazioni che devi vivere personalmente per poterle spiegare”.
LO SGUARDO AL NAPOLI ATTUALE - “Gattuso ha messo a disposizione del gruppo quelle che è il suo carattere: una squadra che scende in campo animata da grande cattiveria agonistica, con il coltello tra i denti, grande aggressività e attenzione. Gattuso, come fatto vedere al Milan, ha idee anche per far giocare bene le sue squadre al calcio. Nel momento in cui il Napoli stava prendendo coscienza di ciò che voleva il suo tecnico questo virus ha fermato la crescita del gruppo”.
DIFFERENZE TRA ANCELOTTI E GATTUSO - “Il paragone è difficile farlo poichè abbiamo giocato col Napoli in un amichevole estiva, ma conoscendo le grandi qualità di Ancelotti la differenza è sostanziale. Rino ci ha messo più attenzione nella fase difensiva, cercando di non prendere gol, mentre Ancelotti sapendo di allenare una squadra tecnicamente molto forte ha pensato soprattutto alla fase offensiva dando meno equilibrio a quella difensiva”.
GAETANO - “Gianluca è un ragazzo di grandissima qualità, è un talento. Sa vedere le cose con un attimo di anticipo rispetto ai ragazzi della sua età. E’ un calciatore che ha dimostrato grande disponibilità e umiltà. Sono sicuro che l’esperienza in B lo farà crescere dandogli esperienza per farlo poi giocare in serie A. Lui nasce trequartista, con doti offensive. Ancelotti per esigenze numeriche lo schierava da centrocampista centrale. Probabilmente il suo obiettivo era di insegnargli un nuovo ruolo poiché Gaetano è un ragazzo giovane tutto da plasmare. Secondo me quello della mezz’ala sarà il ruolo che potrà permettergli una grande carriera. Le qualità ci sono tutte, bisogna avere pazienza coi giovani, se Gianluca dovesse tornare al Napoli lo farà nel miglior modo possibile”.
CASTROVILLI - “E’ un giocatore completo. Ha una carriera davanti a lui straordinaria. Ha tutte le doti del grande giocatore: tecnica, fisico, visione di gioco e furbizia, come per Gaetano anche per lui vale lo stesso discorso, riesce a vedere le cose in anticipo. E’ il classico ragazzo del sud cresciuto alla vecchia maniera, questo in campo è un grande vantaggio. Lo consiglierei al Napoli, io che ho avuto il piacere di allenarlo, è un calciatore da grande squadra”.
FUTURO - “In questo momento è tutto in alto mare, il mio contratto con la Cremonese scade a giugno: i tempi si dilateranno un po’. Credo che bisognerà aspettare un po’ per trovare un’occasione giusta. L’importante è allenare, non ho mai fatto una questione di categoria, le cose le ho sempre conquistate sul campo. E’ normale che l’esperienza della Serie A sia unica, mi piacerebbe ritornarci ma non sarà facile”.
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