RILEGGI LIVE - PSG, Tuchel: "Basta raccontare di 'piccolo Napoli', è una grande squadra! Cavani? Non so...", Buffon: "Stadio caldo, qui è sempre dura. Ancelotti? E' speciale..."

Amici di Tuttonapoli.net, buonasera! Alle 19.30 al San Paolo è in programma la conferenza stampa del tecnico del PSG, Thomas Tuchel, e di Gigi Buffon alla vigilia della sfida decisiva di domani sera contro il Napoli.
19.34 - Inizia la conferenza stampa di Tuchel
Perché vi siete allenati a Parigi e non a Napoli? "Perché abbiamo giocato venerdì, domenica era giorno libero e non volevo lasciarli troppo tempo senza giocare".
Xavi ha elogiato Mbappè, ma dicendo che ancora deve maturare. "E' normale, ha 19 anni, deve migliorare ma è già tra i migliori giocatori".
Ha scelto Draxler o Rabiot? Cavani come sta? "Non posso dirlo, siamo a lunedì pomeriggio, non so chi giocherà. Cavani è con noi, s'è allenato, poi decideremo".
Quali sono i punti forti del Napoli da temere? "E' una squadra forte, gioca insieme da tanto tempo, ha automatismi e qualità con disciplina in difesa. Sarà una grande sfida, ma vogliamo vincere, questo è il secondo tempo dopo il 2-2 del primo. Usciamo da due belle gare con Marsiglia e Lille".
Il PSG è favorito, la gara dell'andata ha accentuato i vostri timori o le speranze? "Dite sempre che siamo favoriti, il Napoli è piccolo, l'outsider, ma noi sappiamo che è una grande sfida, il 2-2 dell'andata è meritato, potevamo fare meglio ma per 30' non siamo stati al nostro livello".
Potendo scegliere un giocatore, chi toglierebbe al Napoli? "Non posso rispondere, non posso fare nomi di giocatori alla vigilia di una gara di Champions".
Quanto guadagna la sua difesa con Buffon e Thiago Silva? Come ha visto Verratti dopo quanto accaduto in settimana? "Marco ha fatto un errore, sono cose che succedono, ma ha fatto una grande gara col Lille, non è una cosa professionale, ma è giovane e ci mettiamo tutti alle spalle. Gigi e Thiago ci aiutano, Gigi conosce già lo stadio e l'atmosfera e ci sarà di grande aiuto nello spogliatoio, Thiago è il nostro capitano ed è importante".
Ancelotti ha detto che per andare lontano in Champions serve esperienza, perciò giocherà Buffon? "Abbiamo fiducia anche in Areola, ma torna dalla squalifica e Gigi merita di giocare in Italia contro una squadra che conosce. Sono orgoglioso di avere entrambi i portieri che si rispettano molto ed è molto bello".
Domani serve vincere, può essere una motivazione per giocare con 4 attaccanti? "Sì, è una possibilità, ma anche una difficoltà, sceglieremo tra oggi e domani. In ogni caso saremo offensivi".
19.52 - Termina la conferenza di Tuchel. Ora tocca a Buffon.
Conosci lo stadio, cosa ci racconti dell'ambiente? "E' difficile giocare qui, conosco bene lo stadio, è caldo, difficile perché la squadra ed i tifosi hanno grande feeling e sarà difficile vincere perché il Napoli visto all'andata è da rispettare"
C'è tensione per il passaggio del turno? "Non è una gara normale, sappiamo che dobbiamo vincere, ma l'importante è non perdere perché abbiamo ancora possibilità davanti a noi".
Che emozioni hai nel tornare dopo la squalifica ed in questo stadio che ti ha visto avversario. "Certo, se continuo è per le emozioni che regala questo lavoro, come poche altre cose nella vita. Rientrare in una gara così importante, ed a Napoli, inevitabilmente mi regala delle scosse importanti. Spero di essere utile alla squadra".
Sul calcio italiano: e le differenze con la Francia: "In Francia sto trovando squadre che fisicamente e tecnicamente hanno qualcosa di superiore all'Italia, cercano di metterlo in mostra. Provando a metterlo in mostra fanno in modo che difensivamente abbiano qualcosa in meno, quindi chi è più forte come noi può realizzare di più le reti, come non avviene in Italia con uno studio esagerato sulla difesa. Ad ogni partita si vedono le qualità di ogni singolo giocatore, in Italia no, poi dipende dai gusti".
Sulla crescita del PSG: "Il lavoro è partito da poco, dopo Napoli ho visto già miglioramenti, maggiore compattezza e per far bene in Europa devi essere compatto e solido. Con Marsiglia e Lille sono arrivate queste indicazioni".
Ancelotti ha detto che sarà un piacere ritrovarti, nutre grande affetto per te. "Ricambio le parole affettuose del mister che è una persona speciale, lo sappiamo tutti. Le sue squadre diventano le seconde squadre un po' tue, quando uno non sa chi tifare tifa le squadre di Ancelotti, ha questo potere. In un mondo complicato come il nostro s'è fatto apprezzare, ha vinto, e vincere per 20 anni quello che ha vinto lui significa che ha qualcosa di diverso. La persona non si discute, ma si deve sottolineare anche il tecnico. Aneddoto? Legati a Parma ed alla Juve, mi chiamò lui inizialmente dicendomi di venire che ci sarebbe andato anche lui. Poi dopo vinse la finale contro di noi".
Sul girone e la scelta di continuare per la Champions: "Sappiamo che siamo in una situazione non facile, ma è anche vero che la squadra è in crescita in queste ultime settimane e questo mi fa ben sperare. Io continuo a giocare non per vincere la Champions, ma per le motivazioni che ho e come sto fisicamente".
L'anno scorso ha temuto davvero di perdere lo scudetto con la Juventus e cosa teme della squadra di Ancelotti? "Sì, l'anno scorso c'è stato un momento lungo in cui ho pensato di non vincerlo più. Non mi va di dire chi sia meglio, la differenza che noto è che c'è diversa consapevolezza quest'anno nella gara e nella gestione. Gli altri anni facevano un calcio eccezionale, veramente bellissimo, ma sembrava sempre dover andare a 2mila all'ora, ora vedo una squadra che dà alla gara il ritmo che la gara richiede e quindi gestisce".
20.11 - Termina la conferenza stampa
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