Gli 11 giorni di negazionismo della Cina che avrebbero potuto alleggerire il Coronavirus

Tra il primo caso di decesso per Coronavirus e l'ammissione pubblica da parte della Cina di tale morte sono passati ben undici giorni. Undici giorni in cui la Cina avrebbe potuto placare meglio, anticipando i tempi, gli sviluppi di quella che poi è diventata una pandemia. Il Coronavirus ha colpito un uomo di 61 anni a Wuhan, uccidendolo, il 9 gennaio. L'11 gennaio venne annunciata la sua scomparsa, parlando di polmonite e tralasciando un dettaglio importante: anche sua moglie aveva gli stessi sintomi.
ALTRO CHE SOTTO CONTROLLO - Anzi, in questi undici giorni è stato detto che era tutto sotto controlla, non c'erano prove di trasmissione da uomo a uomo. La Cina ha scelto la strada del negazionismo, facendo di quel virus la cosa che oggi sta mettendo in ginocchio il mondo intero.
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