Cittadinanza onoraria, Mertens in lacrime: "Napoli mi ha cambiato, qui ho capito che basta poco per esser felici"

E' la giornata della cittadinanza onoraria a Dries Mertens. L'attaccante belga, dopo la doppietta Campionato-Coppa di Turchia vinta col Galatasaray, già da giorni è in città insieme a sua moglie Kat e al piccolo Ciro Romeo. Quest'oggi, alle 13, è atteso al Maschio Angioino dove verrà insignito della cittadinanza onoraria di Napoli da parte del sindaco Gaetano Manfredi. Su Tuttonapoli.net, come di consueto, il live dell'evento.
12.45 - Tanti tifosi all'esterno ad accogliere l'arrivo di Dries.
12.55 - Presente anche il suo grande amico, il mitico Tommaso Starace.
13.01 - Comincia la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria. Comincia Vincenza Amato, presidente del Consiglio Comunale, che parla direttamente a Mertens: "Con grande onore e gioia ti consegniamo la cittadinanza onoraria. Volontà che è stata accolta a piene braccia e a pieno cuore dal nostro Consiglio Comunale e dal sindaco. Lo facciamo perché sei davvero un cittadino napoletano, hai interpretato la napoletanità insieme alla tua famiglia, hai capito cosa significa per noi la maglia azzurra, il Napoli. E hai accolto con quello spirito la nostra voglia di vittoria. Abbiamo atteso 33 anni per lo Scudetto, ora ne sono arrivati due, ci stiamo abituando. Sono orgogliosa di poter rappresentare il Consiglio Comunale perché ti vogliamo davvero bene, ti mettiamo tra le mani la nostra cittadinanza onoraria. Benvenuto, cittadino napoletano".
13.07 - Prende parola la giornalista Anna Trieste, uno stralcio del suo lungo intervento: "Dries non si è napoletanizzato dopo che è venuto qui. Nel suo patrimonio genetico per qualche ragione a noi ignota c'è sempre stato qualcosa di napoletano. Nell'estate del 2013 viene acquistato dal Napoli. Ed è qui, ai piedi del Vesuvio, Dries diventa di avere un super potere ovvero quello di essere napoletano. Ha avuto la pazienza di aspettare la sua possibilità, come i napoletani che aspettano la Circumvesuviana a Piazza Garibaldi, ha aspettato 3 anni perché non era titolare, senza cattive parole.
Con l'arrivo di Sarri, si apre un capitolo luminoso nel panorama calcistico, segnando l'inizio di una nuova era. Dopo un periodo di adattamento, esplode il talento del "nennillo d'oro". Seguono doppiette, triplette e pallonetti straordinari. Vogliamo menzionare i pallonetti? Quello contro il Torino è stato semplicemente magnifico. Prima di quel momento, nessuno credeva fosse possibile segnare da quella posizione; ora, grazie a lui, lo sappiamo. E poi c'è la seggiata alla Lazio. Mertens fa parte di quei giocatori che, con 91 punti, non hanno vinto lo scudetto, ma hanno scritto la storia, poiché è grazie a loro che Napoli è diventata una vera e propria meta calcistica. Con il suo talento, Mertens supera Careca e Altafini, e raggiunge Maradona e Hamsik, diventando infine il miglior marcatore della storia azzurra".
13.20 - Prosegue Anna Trieste: "Il 23 aprile, Dries si trasforma in Ciro. Durante la partita di ritorno contro il Wolfsburg, indossa la pettorina e comincia a urlare come un vero napoletano. Inizia a chiamarlo Ciro, è stato naturale. Pian piano, anche gli altri seguono e lo chiamano così. Ciro comincia a esplorare Napoli, visitando Mergellina, i Quartieri Spagnoli e la mia Napoli Est. Tra i giocatori azzurri, Mertens sceglie di vivere in un luogo iconico come Palazzo Donna Anna. Il 31 gennaio, comincia a ringraziare per gli auguri di San Ciro e diventa, senza nemmeno cercarlo, un vero testimonial di Napoli. È napoletano nel profondo, possiede quella resilienza tipica della città: si adatta a fare la prima punta e si arrangia come un autentico partenopeo. Non lascia mai nessuno indietro, porta pizze ai senza tetto di Piazza Garibaldi e si fa vedere con i bambini e i ragazzi di Nisida. Anche lui ha affrontato critiche e fuoco amico. Quando il suo contratto stava per scadere, si diceva che fosse lento e che avesse chiamato suo figlio Ciro per conquistare i tifosi".
13.25 - Prende parola il sindaco Gaetano Manfredi: "Grazie al Consiglio Comunale, a tutti i consiglieri che hanno sollecitato questa cittadinanza onoraria per Dries Mertens. Abbiamo dovuto aspettare un po' perché eri in Turchia, abbiamo atteso con piacere. Ringrazio la tua famiglia perché per essere cittadini di un luogo non basta essere da soli e lo è anche la tua famiglia. Ringraziamo il console del Belgio, un paese che è amico dell'Italia e che ha accolto anche i nostri conterranei in passato. Ciò che volevo sottolineare è che questa cittadinanza onoraria dimostra il valore della nostra città di condivisione con persone che vengono da fuori un modo di vivere e un modo di essere. Essere fratelli, essere uniti, essere disponibili verso l'altro. E chi viene a Napoli questo l'avverte, sa che qui può sentirsi a casa proprio. I turisti vengono a Napoli e si sentono a casa loro. E questa è una cosa molto importante in un mondo in cui la differenza sembra un valore, in un mondo in cui se sei diverso sei un amico. Qui siamo tutti amici, Mertens è un amico di Napoli ed è napoletano. Napoli è una grande casa, una casa enorme che è di tutti. E da oggi è anche formalmente casa di Dries Mertens e la sua famiglia". Ora però non è finita qui, devi continuare a lavorare, a portare fuori il messaggio di una Napoli che sa cosa vuol dire accogliere, sa cosa vuol dire l'amore. Grazie Dries, per essere entrato nella nostra famiglia".
13.33 - Arriva l'ufficialità: Dries Mertens in questi minuti viene proclamato cittadino onorario di Napoli.
13.35 - Dalle 13.35 del 6 giugno 2025 Mertens è ufficialmente cittadino onorario di Napoli.
13.37 - Foto di rito in corso.
13.38 - Ora tocca a Mertens prendere parola: "Signor sindaco, cari amici napoletani, 12 anni fa sono arrivato in questa città per firmare col Napoli. Ma oggi non sono qui come calciatore, ma come uomo che si è innamorato di una città. Voglio ringraziare quindi il sindaco, il Consiglio Comunale e tutte le persone che hanno reso possibile questo gesto che mi tocca molto. Sono qui non sono per quello che ho fatto in campo ma soprattutto per la vita vissuta fuori dal campo. Napoli è caotica, rumorosa, a volte un po' sporca, ma chi vede solo questo non ha mai conosciuto davvero la città. Per me è la vista da Palazzo Donn'Anna, col Vesuvio sempre lì. Le mie giornate cominciano lì con un caffè e finiscono a volte sempre lì con un bicchiere di vino. Sono andato a Capri, a Ischia, che sono dei paradisi. Ma il paradiso è qui. La stessa passione che si vede allo stadio, da parte dei napoletani, si vede in tutto: nella famiglia, nell'amicizia, nelle discussioni, in tutto. Qui ho capito che basta poco per essere felici: il sole, del buon cibo e la buona compagnia. Questa città mi ha cambiato fuori dal campo, mi ha fatto capire cosa vuol dire sentirsi a casa. Qui ho costruito la mia famiglia, ho dato a mia figlio un nome tipico napoletano così porterà sempre con sé questa città. Napoli sarà sempre nel mio cuore e da oggi, grazie a voi, anch'io sono un po' nel cuore di Napoli".
13.42 - Ancora Mertens, che si commuove: "Se oggi sono qui è anche grazie a persone molto importanti nella mia vita. Voglio ringraziare i miei genitori (Dries scoppia in lacrime, ndr): grazie per l'educazione e l'amore che mi avete sempre dato. E poi la persona più importante: mia moglie. Avevo 16 anni quando siamo diventati una coppia. Nei momenti cruciali lei è sempre stata la roccia della famiglia. Grazie a lei sono la persona che sono oggi. Nessuno è perfetto, ma lei è molto vicina alla perfezione. Sono molto onorato di averla al mio fianco. Amore, grazie di tutto (rivolto a Kat, presente in sala)".
13.45 - Dopo le parole di Mertens, vengono mostrati due video sul bel legame tra 'Ciro' e la città: uno preparato dalla moglie Kat, l'altro dal Consiglio Comunale.
13.49 - Ora le foto di rito, con tutti che si avvicinano a Dries.
13.55 - Proseguono gli scatti, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria è da considerarsi terminata.
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
