RILEGGI LIVE - Ancelotti: "Il Napoli mi emoziona! Turnover? Cambierò molto, ma non per il PSG! Milik? Non contano solo i gol. Sugli infortunati..."

Napoli pronto ad affrontare l’Empoli nell’anticipo di venerdì sera al San Paolo.
01.11.2018 13:21 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
RILEGGI LIVE - Ancelotti: "Il Napoli mi emoziona! Turnover? Cambierò molto, ma non per il PSG! Milik? Non contano solo i gol. Sugli infortunati..."
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Napoli pronto ad affrontare l’Empoli nell’anticipo di venerdì sera al San Paolo. E quest'oggi alle 12.45 Carlo Ancelotti presenterà la sfida ai toscani dal centro sportivo di Castel Volturno in conferenza stampa. Potrete come sempre seguire la diretta testuale delle parole del tecnico su Tuttonapoli.net

12.53 - Iniziata la conferenza stampa

Chi può essere l'anti-Juve? "Ci sono parecchie squadre che puntano ad avvicinarsi alla Juve. L'Inter ha fatto una serie positiva, s'è avvicinata come noi e non fa altro che aumentare la competitività del campionato. Si sta riavvicinando anche il Milan, come nelle previsioni iniziali. Più competizione c'è e più si abbassa la quota Scudetto".

Vista l'importanza della gara col PSG c'è possibilità di preservare Insigne? "No, preservarlo no. Se ci sarà turnover, e ci sarà, è per preparare bene questa partita con giocatori freschi, non per far riposare qualcuno per il PSG. Alla prossima non ci pensiamo, dobbiamo fare bene questa. Sarà lo stesso Napoli anche se cambieranno interpreti, ma avremo più intensità".

Milik in cosa deve migliorare? Ci si aspetta di più. "Perché l'attaccante viene spesso giudicato solo per i gol che fa. Sta vivendo un periodo d'astinenza, ma in realtà ha lavorato molto fisicamente con la Roma. Io non chiedo mai di fare gol agli attaccanti, ma di muoversi in sintonia con gli altri e lui lo sta facendo. Non vedo problemi, di nessun tipo".

C'è paura di prendersi l'etichetta da anti-Juve? "No, non credo questo carichi di responsabilità la squadra, già le ha e vuole lottare fino alla fine. La Juve è una candida a vincere il campionato, quindi se fai meglio di loro puoi vincerlo, è chiaro".

Sulle insidie del match: "Le insidie di tutte le gare, come una concentrazione non massimale, ma su questo in allenamento la squadra mi dà fiducia e sicurezza. Ci arriviamo in un buon momento, buona condizione fisica e mentale e sono convinto che faremo una partita sui livelli delle ultime".

Comincia un altro campionato? Un calendario che darà avversari più severi alla Juve. "Un primo bilancio si potrà fare alla fine del girone d'andata. Il calendario finora è stato complicato, ma poi non è detto perché le piccole hanno portato via punti, la Spal ha vinto a Roma, il Parma a Milano con l'Inter, tutte le squadre hanno caratteristiche che possono metterti in difficoltà".

Vette di calcio spettacolari nelle ultime due gare, è il tuo Napoli o c'è di meglio? "Non mi piace mai dire il mio Napoli, poi se gioca male non è più il tuo Napoli? Tanti allenatori lo dicono. E' tuo in ogni caso. Il livello di gioco mi soddisfa, non lo posso nascondere, anche se le insidie sono dietro l'angolo ed il calcio è così con momenti buoni che diventano in un attimo complicati e viceversa. La squadra mi piace e mi dà emozione".

Fabian in grande crescita, che margini ha? "E' giovane, arriva da un campionato diverso, un calcio diverso, ma si sta ambientando bene grazie al club ed ai compagni. Può migliorare nell'ambientamento, poi le qualità le ha, così come la personalità". 

Su Ghoulam: "Sta lavorando completamente con la squadra, ma usiamo tutta la cautela del caso perché è fuori da un anno".

In termini difensivi c'è stato un miglioramento, ma comunque con Inter e Juve c'è un divario. "Si può migliorare, ma i numeri sono condizionati dai 5 con Milan e Sampdoria, poi le cose sono andate meglio. Il lavoro difensivo è ben fatto, recuperiamo palla più avanti rispetto a prima e dobbiamo essere più efficaci nelle finalizzazioni, non solo i tiri, ma anche ad esempio coprire con più giocatori l'area quando mettiamo i cross. Tante cose possiamo fare meglio".

Koulibaly ed il podio dei suoi migliori difensori allenati: "Difficile fare un podio. E' tra i migliori che ho allenato, ma ci sono Thiago Silva, Nesta, Ramos, Terry, Stam, Maldini, Cannavaro, Thuram... andiamo avanti? Attualmente sicuramente Koulibaly è uno dei migliori al mondo".

La crescita di Zielinski e Milik e il ritorno di Ghoulam per riportare il tricolore? "Il recupero di Ghoulam ci dà possibilità di alternare Mario Rui sulla sinistra. Zielinski e Milik pure in difficoltà momentanea mi hanno soddisfatto, poi tutti possono dare di più. La forza del Napoli la conoscono in pochi, forse neanche io".

In campionato numeri d'affluenza non alti, anche con l'Empoli. "Obiettivamente abbiamo giocato in casa con la Roma, poi Empoli e PSG, sono tre gare e non tutti possono permettersi di vedere tre partite, quindi il tifoso ha scelto il PSG e non l'Empoli, una cosa naturale ma è chiaro che ci sforzeremo per migliorare la qualità del gioco e dare ancora più entusiasmo alla tifoseria".

C'è il desiderio di volere qualcuno? "No, il desiderio è di allenare una squadra che mi dà emozione ma è una realtà, quindi non posso chiedere di più, in un bell'ambiente con un gruppo che mi segue ed un club che mi sostiene. Il desiderio di un allenatore è questo. Il desiderio può essere di mantenere questo a lungo".

Due grandi prove, ma due pari che possono togliere fiducia? "Meritavamo di vincere, ma sono arrivati due pari e non è mai un caso. C'è stata qualche mancanza all'interno di due gare ben giocate, da evitare con applicazione maggiore, ma sono momenti di partite che abbiamo analizzato per non ricaderci e non sperperare. Giocare bene non è facile, perciò quando giochi bene devi portarle a casa".

Su Mertens: "Lui ha il desiderio di giocare dall'inizio, ma gli ho spiegato che è una vecchia cosa che riguarda il  calcio italiano. Prima non c'erano neanche i cambi, quindi non iniziare significava non giocare. Gli attaccanti sono quelli più facili da cambiare, se la vinci puoi toglierli per mettere uno più difensivo, se la perdi li cambi per metterne altri più freschi. Tutti devono capire con è tanto la quantità dei minuti che conta, ma la qualità, come lui spesso ha fatto. Non è detto che non possa giocare dall'inizio, è in forma, e viene utilizzato per quello, poi dall'inizio o in corsa è anche per fargli tenere questa condizione a lungo e fare in modo di non trovarci uno fuori condizione ed uno dietro fuori di testa mentalmente".

Sei è un numero giusto per i cambi? "Ne cambio parecchi. Ma lasciate stare (ride, ndr) che tanto non ci riuscite..."

Sui rumors per Ibrahimovic e Cavani: "In questo momento non parliamo di mercato. E' tutto molto prematuro, tra l'altro Cavani dovremo affrontarlo tra quattro giorni. Sarebbe anche poco rispettoso parlarne per rispetto di chi è qui, sta facendo bene e mi soddisfa a pieno".

Sugli infortunati: "Ounas e Rog sono pronti e convocati, Luperto per il PSG, Verdi credo col Genoa, Meret è quasi pronto, molto vicino. Younes sta lavorando ed è forse un po' dietro Ghoulam ma è con la squadra. Per fine mese potrebbe farcela".

Come si diventa un allenatore a 3 stelle, l'unico in Italia? "Napoleone diceva 'Meglio i generali fortunati di quelli bravi'. Forse ho avuto culo... (ride, ndr)"

13.16 - Termina la conferenza stampa