Zero voti per il ridicolo ‘Partito del Fallimento’: il nemico nelle nostre case

28.02.2018 20:38 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Zero voti per il ridicolo ‘Partito del Fallimento’: il nemico nelle nostre case
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© foto di Insidefoto/Image Sport

(di Arturo Minervini) - “Se il Napoli non dovesse vincere lo scudetto…”. Quante volte l’avete sentita questa frase? In quante occasioni questa doverosa premessa si è rivelata poi aperitivo di una critica velenosa? Accade, solo a Napoli, che si possa discutere una squadra che ha a cavallo tra gli ultimi due campionati ha portato a casa 120 punti sui 138 disponibili. Numeri assurdi, allucinanti, quasi inumani per una squadra che ha trovato una continuità di rendimento impressionante.

Nulla è scontato ma nulla deve essere dato per acquisito. Dopo 26 giornate il Napoli viaggia ad una media punti impressionante, che se mantenuta porterebbe la squadra di Maurizio Sarri a sfondare il muro dei 100 punti. Traguardo impensabile, soprattutto se si riavvolge il nastro all’estate che aveva portato Maurizio Sarri a sedersi sulla panchina azzurra ed i 63 punti (con 5° posto finale) raccolti da Rafa Benitez prima dell’addio. Pensare che adesso, con ancora dodici partite da giocare, il Napoli abbia raccolto già 69 punti dovrebbe bastare a rendere la portata dell’impresa ed a quantificare in maniera tangibile la crescita. 

Il partito del fallimento. Conta pochi iscritti, ma sono rumorosi come un albero che cade dentro una foresta rigogliosa. Attaccano Sarri ribadendo che non ha fatto ancora nulla, evidenziano come se non dovesse arrivare il tricolore sarà colpa del mercato, della rosa corta, delle scelte sbagliate a gennaio. Follia pura, per un semplice fatto. Ora il Napoli si trova a giocare una sola gara a settimana e lo fa partendo davanti a tutti, avendo un +4 provvisorio sulla Juve. Non sarà, dunque, l’eventuale stanchezza a decidere questo campionato. 

Un partito che professa una filosofia esclusivamente distruttiva. Non c’è nessuna critica finalizzata ad un miglioramento, solo la voglia di distruggere e mettere pressione ad un ambiente che, invece, vive con grande serenità questo momento. È il partito di quelli che amano stare dall’altra parte della strada, perché altrimenti nessuno li ascolterebbe. Pensare di etichettare una stagione come questa come fallimentare non è bizzarro, è semplicemente stupido. Prendete le vostre tessere elettorali ed andate a votare. Non vi azzardate, però, a dare la vostra preferenza al ‘Partito del Fallimento’. Per loro Zero Voti.