Cavani ora è un mostro sacro, ma al suo arrivo c'è stata solo una persona a credere in lui ciecamente

Cavani ora è un mostro sacro, ma al suo arrivo c'è stata solo una persona a credere in lui ciecamenteTuttoNapoli.net
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
lunedì 24 dicembre 2012, 09:45In evidenza
di Redazione Tutto Napoli.net
Sono 42 le reti segnate nel 2012

La più grande scommessa vinta da Aurelio De Laurentiis. Questo è Edinson Cavani, sempre più leader di questo Napoli, come racconta l'edizione odierna de Il Mattino: "Il primo a credere ciecamente in lui è stato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che, con l’occhio di chi aveva visto un miracolo, giurava di aver trovato a Palermo il nuovo fenomeno dell’area di rigore del Napoli. Ora è troppo facile dire che Edinson «Matador» Cavani è un campione. Ci sono 42 gol in 50 partite giocate nell’anno solare 2012 a dimostrarlo. Fino all’estate del 2010, in 117 partite giocate coi siciliani Edi aveva segnato «appena» 37 gol. In tre stagioni. La gara di Siena, per lui, è una sorta di crocevia: perché proprio in Toscana ha raggiunto le 117 presenze con la maglia del Napoli. Lo stesso numero di partite giocate col Palermo. Solo che di gol alla corte di Mazzarri, Cavani ne ha firmati già 88.

Il Matador come sempre, minimizza. Non è una novità per il ragazzo di Salto, che è sempre gentile con tutti e che sa scherzare anche quando è sotto pressione: «Noi non ci meritavamo queste critiche, siamo un gruppo molto unito, molto compatto. La Juventus è lontana in classifica, molto lontana. Ma noi ci proveremo lo stesso a raggiungerla, perché noi abbiamo il dovere di lottare fino in fondo. Lo dobbiamo ai nostri tifosi». Se la Lazio è ancora a ridosso della zona Champions League, lo deve soprattutto a lui. Dal 22 novembre, dalla notte di Stoccolma contro l’Aik, Edi va a segno come una mitraglia: 6 gare ufficiale e 7 gol che fanno 22 reti in 22 partite dall’inizio del mese di agosto, dalla sfida di Supercoppa con la Juventus. Cavani prende sempre per mano il suo Napoli: non a caso è stato protagonista anche a Siena, quando iniziavano a spuntare i primi fantasmi dopo il doppio ko col Bologna".