Chelsea, Jorginho: "Qui perché volevo una nuova sfida! Sarri? Al Napoli ho acquisito la sua mentalità, aiuta tutti a crescere"

19.07.2018 16:55 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Chelsea, Jorginho: "Qui perché volevo una nuova sfida! Sarri? Al Napoli ho acquisito la sua mentalità, aiuta tutti a crescere"

Jorginho, nuovo regista del Chelsea, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club: "Tra i calciatori del Chelsea conoscevo già Zappacosta, che ha giocato con me in nazionale. Conosco anche altri come Marcos Alonso, Emerson ed Alvaro Morata, visto che ci siamo sfidati in Serie A. E' molto importante per me che ci sia Davide, mi aiuterà ad inserirmi, visto che arrivo da un altro Paese. In questi anni h visto tante partite di Premier League, come tutti, è il campionato migliore al mondo. Spero che il mio stile di gioco si addica a questo campionato. Mi piace giocare appena fuori dall'area di rigore, mi piace essere il calciatore che riceve il pallone e organizza il gioco. Sono cresciuto in Brasile, ma il mio modo di giocare l'ho imparato in Italia".

Perché hai scelto di cambiare squadra adesso? "M piacciono le sfide da quando sono piccolo e per me questa è una bella sfida, professionalmente e personalmente, e mi ispirava una esperienza del genere, sono eccitato per questo".

Parla di Maurizio Sarri. "E' uno che lavora in maniera meraviglioso, è sempre al top e vuole il massimo sul campo. Quando arriva il weekend e bisogna giocare, inizia la partita e grazie a lui sai bene tutte le situazioni che si palesano sul campo, sia offensivamente che difensivamente, e questo ti aiuta molto. E' facile comunicare con lui, ci si può parlare di tutto e questo aiuta molto i calciatori".

Ti ha migliorato al Napoli? "Assolutamente sì. Credo che abbia avuto una grande influenza sulla mia crescita come giocatore, mi ha insegnato tante cose sulle partite e su come interpretarle in campo. Aiuta tutti a crescere. Io ho le giuste caratteristiche per essere uno suo giocatore-tipo per il suo modo di giocare, per il tipo di calcio che insegna. Quando eravamo insieme al Napoli, mi ha fatto acquisire la sua mentalità, accorpando questo alle mie peculiarità".