Empoli, Cozzi alla Rai: "Napoli tra le migliori della A e non ci siamo snaturati, obiettivo raggiunto"

Paolo Cozzi, vice-allenatore dell'Empoli in panchina contro il Napoli al Maradona per sostituire Alessio Dionisi, parla a Rai Sport.
13.01.2021 19:59 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Empoli, Cozzi alla Rai: "Napoli tra le migliori della A e non ci siamo snaturati, obiettivo raggiunto"
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Paolo Cozzi, vice-allenatore dell'Empoli in panchina contro il Napoli al Maradona per sostituire Alessio Dionisi, dopo la sconfitta è intervenuto al microfono di Rai Sport: "L'obiettivo di questa partita era quella di confrontarci con quelli bravi e far fare ai nostri giovani un'esperienza bella contro una delle migliori squadre della Serie A. Non ci siamo snaturati, ci siamo riconosciuti, quindi il nostro obiettivo è stato raggiunto. Il risultato è negativo, ma la prestazione è positiva".

Qual è il segreto dell'Empoli? "Il fatto che negli anni si è consolidata una società organizzata, che punta sul settore giovanile e ha le strutture adeguate. Il club ha investito ed è cresciuto con questa mentalità. L'obiettivo è stupire. Volevamo fare un campionato di vertice ringiovanendo la rosa e siamo la rosa più giovane della categoria. Per ora quindi l'obiettivo è centrato, ma ora viene il difficile. Quando sei la prima della classe in Serie B tutti ti affrontano in modo diverso. Dovremo essere all'altezza della posizione che abbiamo, confermandoci di settimana in settimana".

Ci descrive il talento Bajrami? "E' un giocatore di talento. Riesce ad essere situazionale in tutte le sue giocate, riesce a capire come si svolge il gioco intorno a lui. Ha un gran controllo, anche in velocità, e un buon tiro. E' uno di quei tipi di calciatori che nella nostra squadra possono fare la differenza".

Dove andrà il vostro prossimo talento? "Scommetto sull'Empoli. Ci sono tanti giocatori, ma la differenza la sta facendo il gruppo".

Farete qualcosa sul mercato? "Cambiare qualcosa in una squadra prima in classifica è difficile, si rischia di migliorare e non si sa se poi questo può avvenire per davvero. L'importante è mantenere le nostre certezze. Prendere qualcuno vorrebbe dire anche smantellare il gruppo, per noi è meglio conservare quest'empatia e questro gruppo. Poi la società farà le sue valutazioni".