Cronistoria di un pomeriggio di follia a Capodichino: tifosi delusi, stampa irritata e passeggeri increduli

04.01.2015 23:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Cronistoria di un pomeriggio di follia a Capodichino: tifosi delusi, stampa irritata e passeggeri increduli
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Mancavano solo porte, panchine e manto erboso a Capodichino. Il San Paolo dentro un aeroporto, teatro dell’assurdo in una primaverile domenica di inizio gennaio. Sciarpe, cori e sfottò da sottofondo tra un check-in e l’altro. Caos, insomma. Tutt’altro che calmo. “Chi non salta juventino è” oppure “Uno di noi, Manolo uno di noi”. Troppi “noi”. Tutti insieme, appassionatamente. Tifosi, giornalisti, passeggeri o semplici curiosi. Tutti aspettano Manolo Gabbiadini, il nuovo botto di mercato di Aurelio De Laurentiis. Quattordici milioni totali per strapparlo a Samp e Juve. I media ufficializzano orario e luogo del suo arrivo, il suo procuratore (Silvio Pagliari, ndr) completa l’opera svelando l’aereo esatto che trasporterà il calciatore da Genova a Napoli. Inevitabile prevedere il “tutto esaurito”. Tra le 17 e le 17.30 la zona riservata agli ‘arrivi’ inizia a riempirsi. Tutto sotto controllo, mentre il tabellone annuncia che il volo di Gabbiadini atterrerà alle 18.10 circa.

La quiete è turbata quando i tifosi, approfittando della totale mancanza di controlli, iniziano a mimetizzarsi tra i giornalisti ingolfando la porta destinata all’uscita del calciatore. Di forze dell’ordine neppure l’ombra. Ognuno abbandonato al proprio destino, tra padri che tentano di proteggere i propri figli (senza tuttavia far nulla per evitare di metterli in pericolo) e la stampa costretta a farsi spazio tra la folla per svolgere il proprio lavoro. Intanto escono i primi passeggeri dell’aereo appena atterrato dalla Liguria. Increduli e intimoriti, attraversano una muraglia umana che continua ad intonare cori a decibel altissimi in attesa del calciatore. Alle 18.20, del passeggero più atteso, neppure l’ombra. Solo un suo sosia, divertito, che ironicamente ringrazia per alcuni cori partiti da pochi supporters evidentemente traditi dalla somiglianza. Sarà lui l’unico assaggio di Gabbiadini, che di lì a poco sarà costretto a sottrarsi alla folla abbandonando lo scalo da un’uscita secondaria. L’assurdo, però, non si è ancora manifestato del tutto. I tifosi, con estrema facilità, invadono anche la zona riservata al ritiro bagagli, costringendo i nuovi passeggeri atterrati a sostare inermi in attesa di guadagnare l’uscita (clicca qui per vedere le immagini). E’ l’atto ultimo di uno ‘spettacolo’ senza precedenti. Titoli di coda a Capodichino. Tutti a casa, infelici e scontenti. Gabbiadini, intanto, raggiunge Castel Volturno e in serata sostiene e supera le visite mediche. Per il primo abbraccio coi tifosi bisognerà pazientare fino alla sfida al San Paolo contro la Juventus, per una miglior organizzazione di eventi simili saremo forse costretti ad attendere in eterno.