Sono Mario Rui, quello dei 91 punti

Mario Rui. Si parla sempre di Mario Rui. Perchè di errori ne ha commessi tanti, perché è stato sul punto di prendere la valigia e andarsene in Turchia nell’estate che ancora sembra essere nei nostri giorni.
Sarà perché, alla fine, dal 1 novembre del 2018 in quella notte che ha tolto al Napoli quella forza della natura che era Ghoulam, Mario è diventato il titolare su quella corsia.
Lo è stato nei 91 punti di Maurizio Sarri, giocando da titolare praticamente tutte le gare successive all’infortunio di Ghoulam, per l’esattezza 24 delle ultime 26 di un campionato che aveva visto il Napoli sfiorare lo scudetto.
Ci sono stati invece momenti complicati, possiamo dire anche bui nell’esperienza del portoghese in azzurro. Lo scorso anno Gattuso gli ha preferito l’adattato Hysaj, scelta che sembrava chiudere in maniera definitiva l’avventura in azzurro.
Con Spalletti, la rinascita. E non filosofeggiamo, non raccontiamo storie romanzate: il Napoli voleva Emerson Palmieri ma l’ingaggio del laterale ha bloccato l’operazione. Nei piani c’era l’addio di Mario Rui, poi rimasto per forza di cose. Ma la storia è piena zeppa di nuove occasioni che nascono per caso, bisogna poi esser bravi a coglierle. E così sta facendo il numero 6, tra i migliori di questo nuovo ciclo spallettiano. Perchè, spesso lo si dimentica, il pallone è sport di squadra, fatto di dinamiche, di un contesto che permette al singolo di esprimersi al meglio.
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