Tonelli a KK: “Stiamo facendo un miracolo, dobbiamo dare l’ultimo cazzotto! Vorrei un San Paolo senza pista: che bolgia sarebbe?"

29.03.2018 13:45 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Tonelli a KK: “Stiamo facendo un miracolo, dobbiamo dare l’ultimo cazzotto! Vorrei un San Paolo senza pista: che bolgia sarebbe?"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Lorenzo Tonelli ha rilasciato una lunga intervista a Radio Kiss Kiss Napoli, parlando del suo momento e quello della squadra: “Ci restano 50 giorni e 9 finali, dobbiamo vincerle tutte, o quasi. Sarà bello, sarà entusiasmante: ci stiamo giocando un pezzo di storia e siamo pronti”.

Siete sereni? “Sì, perché alla fine il mister ce lo ripete sempre: la Juve è più organizzata, ha più soldi, non siamo obbligati a vincere come i bianconeri, stiamo facendo un piccolo miracolo. Abbiamo costruito qualcosa di solido, quello che verrà dopo poi è tutto di guadagnato. Siamo lì, dobbiamo dare l’ultimo cazzotto, questa volta possiamo giocarcela fino alla fine e non siamo andati al tappeto in anticipo”.

Quanto sarebbe bello ‘prendere il potere’… “Spettacolare”.

Le squadre di Sarri volano nella fase finale della stagione. “Siamo bene, non vedo nessuno in difficoltà dal punto di vista fisico, ci sono i presupposti per far bene, per star bene. In questo periodo le squadre del mister ingranano una marcia in più, ci sono tutti i presupposti”.

SPAL-Juve ha insegnato che partite facili non ne esistono. “Anche noi abbiamo perso punti col Chievo, nel calcio non c’è nulla di scontato e per questo ogni gara va presa come una finale”.

C’è tanto Empoli, in questo Napoli. “Abbiamo fatto tanti sacrifici, veniamo dal niente, dal basso, io pochi anni fa feci lo spareggio per non retrocedere in C con l’Empoli. Quand'è così hai una fame dentro che è troppo grande”.

Come sta Hysaj? “L’ho visto bene, tranquillo”.

Pensate allo scontro diretto con la Juve? “No, partita a partita: testa solo al Sassuolo”.

Il Sarri di Napoli e quello di Empoli: quali differenze? “Lo vedo uguale. Qualsiasi obiettivo lui ti ponga, per lui vale quanto lo scudetto. Ad Empoli viveva la salvezza come il più grande successo da raggiungere e questo ti faceva dare il massimo”.

Sentite la spinta della città? “Ovvio. L’unica cosa che posso recriminare, e che se avessimo uno stadio più compatto , senza pista… Immagino un San Paolo con 40-50mila persone a 5-6 metri, che bolgia sarebbe? Con le urla la gente riuscirebbe a cambiare la traiettoria del pallone. Magari si riuscisse a realizzare”.

Vi aspettate uno stadio pieno nelle ultime giornate? “Sono sicuro che il San Paolo sarà pieno in queste 4 gare, ogni napoletano che incontro per strada mi dice ‘guagliò, dobbiamo lottare fino all’ultimo’… E allora li aspettiamo”.

Date uno sguardo al calendario della Juventus? “E’ una cosa normale. Sappiamo benissimo che loro sulla carta hanno due gare difficili in più rispetto a noi, ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, abbiamo visto con la SPAL che tutto può succedere. Non bisogna far conto sul calendario”.

È dal 4 luglio che avete in mente la voglia di far felici i napoletani. “Preferirei essere felice io, ma visto che se sono felice io sono felici anche i napoletani… (ride)”.

Il difensore che ti ha fatto innamorare del tuo ruolo? “Cannavaro, lo amo proprio. Non sono il tipo che se vede un calciatore famoso chiede le foto, ma appena ho visto Fabio il mio cuore è iniziato a battere come se fossi un bambino”.

L’attaccante più difficile da marcare? “Tevez, mamma mia. Era imprendibile”.

Cosa vuoi trovare nell’uovo di Pasqua? “I tre punti col Sassuolo, meglio di così…”.