Camolese: "De Bruyne e Modric vanno tutelati, chi li gestirà avrà un compito"

“I tanti cambi in panchina rappresentano un dato che fa un po' impressione. Si dice che – ha detto l’allenatore e vicepresidente dell’Aiac Giancarlo Camolese a Radio Marte nel corso di 'Marte Sport Live' - bisogna dar tempo agli allenatori di costruire qualcosa con la società ma questo calcio evidentemente brucia in fretta le buone intenzioni. Ogni realtà ha avuto una sua logica, il Milan è stato deludente rispetto alle ambizioni della rosa mentre altre realtà sono in linea con il valore del parco calciatori a disposizione. Credo che ci sia da valutare un altro fattore, ovvero la tanta pressione che poi scaturisce in rottura dei rapporti, e quando questo succede è difficile ricostruirli a fine stagione. Per questo motivo qualche allenatore ha preferito cambiare. Prima di valutare una stagione, bisogna lasciar passare un po' di tempo e ragionarci a mente fredda. Gasperini ha lasciato perché ha pensato che il ciclo all'Atalanta fosse terminato, all'Inter probabilmente c'è stata la valutazione della cocente sconfitta contro il Paris Saint-Germain. Tutti partono per vincere, ma ad alzare i trofei è soltanto una squadra. Proprio per questo caldeggio la calma prima di prendere decisioni definitive.
L'arrivo di Kevin De Bruyne e di Modric in Serie A apre delle riflessioni. Nel 2000 la Serie A era il campionato più importante che vantava i migliori giocatori non solo come nome, ma anche per età. Poi, per questioni economiche e gestionali, il nostro calcio ha perso il ruolo di leadership in Europa, si è impoverito il patrimonio tecnico ma anche il patrimonio relativo alle infrastrutture. Gli stadi in Europa sono molto più all'avanguardia rispetto a quelli italiani. Sono certo che De Bruyne e Modric daranno il loro contributo, ma difficilmente potranno giocare 60 partite in un anno, vanno tutelati e sarà quello il compito degli allenatori che li gestiranno. Quando stanno bene sono ancora in grado di fare la differenza, immagino che giocheranno le gare più importanti ma saranno comunque fondamentali nel costruire una squadra vincente anche al livello di mentalità”.
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